
Stefano Collatina, presidente di Egualia, ha espresso una valutazione sulle conclusioni della Corte dei Conti dell’Unione europea che ha rilevato l’assenza di un meccanismo operativo adeguato per fronteggiare il fenomeno delle carenze critiche di medicinali, sottolineando come le iniziative per contrastare le cause alla base del problema si trovino ancora in una fase preliminare. L’ente ha raccomandato pertanto alla Commissione europea di potenziare il sistema di gestione delle carenze, avviare un’azione coordinata per risolvere le cause profonde e migliorare il funzionamento del mercato unico dei farmaci.
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«Finora risposte timide e insufficienti»
Collatina ha puntualizzato che «la sequenza di criticità che dà vita e accentua Il problema delle carenze di medicinali è ben chiaro ai vertici europei, che hanno prodotto finora risposte timide e insufficienti e un Critical Medicines Act che stanzia risorse minimali per affrontare le debolezze di un mercato unico troppo frammentato». Con riferimento alle conclusioni della Corte, secondo il Presidente Egualia «sono osservazioni più che condivisibili a cui si aggiunge la necessità che i singoli Governi e in particolare il nostro si attivino per offrire l’indispensabile supporto alla filiera produttiva con investimenti straordinari adeguati. È rimasto ormai è poco tempo per evitare le conseguenze di una crisi di sostenibilità senza precedenti che, se non contrastata, si tradurrà nel definitivo ritiro dal mercato di medicinali di uso ampio e consolidato, specie per i pazienti cronici».
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