L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato un aggiornamento del “Riepilogo schematico delle procedure da seguire per supportare i pazienti in caso di carenza o indisponibilità di un medicinale”. «Come già fatto nel 2021 – dichiara nell’introduzione il dirigente dell’Agenzia Domenico Di Giorgio –, condividiamo con le associazioni di categoria e tutti i partecipanti al Tavolo tecnico delle indisponibilità questa breve guida, che proponiamo di diffondere alle farmaciste e ai farmacisti che operano sul territorio, per fornire loro in maniera sintetica una serie di informazioni utili a supportare i pazienti, nel caso di medicinali mancanti per carenza o indisponibilità. In questa nuova versione sono stati aggiornati in maniera significativa i contatti dei titolari e in minima parte i contatti dei referenti regionali, secondo le indicazioni raccolte dagli interessati». Il testo riprende la distinzione tra carenza e indisponibilità dei farmaci e illustra nel dettaglio la procedura da seguire in due casi distinti: la mancanza di un medicinale presente nell’elenco dei medicinali carenti dell’Aifa e quella di un farmaco non presente in tale elenco.

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Medicinali carenti presenti nell’elenco Aifa

La prima operazione da fare quando manca un farmaco è verificarne la presenza nell’elenco dei medicinali carenti pubblicato sul portale dell’Aifa. Se il prodotto compare nella lista, occorre leggere le indicazioni inserite su come procedere e indirizzare il paziente di conseguenza. Accanto al medicinale mancante può essere indicato “Per trattamento alternativo si consiglia di rivolgersi allo specialista o al Mmg”. «Nel caso di situazioni specifiche e motivate – precisa la guida –, in cui il medico specialista o il Mmg ritengano, comunque, necessaria l’importazione del medicinale carente, è possibile attivare la procedura di importazione». In caso venga invece indicato “Si rilascia autorizzazione all’importazione alle strutture sanitarie per analogo autorizzato all’estero”, può essere attivata la procedura di importazione da parte del medico specialista o dal Mmg. Questa è successivamente gestita dalle farmacie ospedaliere o Asl competenti per territorio. L’elenco può infine riportare la dicitura “Rilasciata determinazione per l’importazione al titolare Aic”, che significa che «il medicinale carente è stato importato dal titolare Aic e viene dispensato nel periodo di carenza dalla farmacia ospedaliera o Asl competente per territorio dietro presentazione della prescrizione del medico e, in alcuni casi, di una dichiarazione di insostituibilità del medicinale».

Medicinali carenti non presenti nell’elenco

La procedura indicata dall’Aifa nel caso in cui il medicinale mancante non risulti presente nell’elenco dei farmaci carenti prevede che il farmacista contatti almeno tre grossisti tra quelli del suo territorio per verificare la reale indisponibilità. Se questa è confermata, è possibile usare i contatti messi a disposizione dai titolari Aic per le richieste in emergenza, indicati nell’allegato 2 della guida. Viene poi precisato che «la procedura di fornitura diretta, nel caso in cui un medicinale non fosse disponibile nella rete distributiva, può essere attivata secondo quanto previsto dal Dl 24 aprile 2006, n. 219, secondo cui il titolare Aic è obbligato a fornire entro le quarantotto ore, su richiesta delle farmacie, un medicinale che non è reperibile nella rete di distribuzione regionale». Qualora il titolare non desse seguito all’ordine diretto, l’Agenzia invita i farmacisti a inviare una segnalazione a farmacicarenti@aifa.gov.it, preferibilmente documentando la mancata fornitura, così da permettere le azioni di verifica e intervento.

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