cannabis-terapeuticaIl ministero della Salute, con nota prot. 0064521-P-23/11/2018, ha comunicato che, in attuazione dell’accordo di collaborazione con il ministero della Difesa, «sono disponibili i primi lotti di sostanza attiva a base di cannabis, denominata Cannabis FM-1, prodotta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, costituita da infiorescenze essiccate e triturate, contenente le percentuali di THC tra il 13 e il 20 % e di Cannabidiolo (CBD) inferiori all’1 %». Tale varietà, disponibile per le farmacie mediante richiesta inoltrata con buono acquisto direttamente allo SCFM, sarà distribuita al prezzo di euro 6,88 al grammo, IVA esclusa.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

La cannabis FM-1, va ad aggiungersi alla cannabis denominata FM-2, distribuita a partire dal dicembre del 2016. In tale occasione, il ministero della Salute, aveva fatto sapere che «con nota prot. 0068409-P-14/12/2016, ha comunicato che, in attuazione dell’accordo di collaborazione con il ministero della Difesa, sono disponibili i primi lotti di sostanza attiva a base di cannabis, denominata Cannabis FM-2, prodotta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, costituita da infiorescenze essiccate e triturate, contenente le percentuali di THC tra l’5% e l’8% e di Cannabidiolo (CBD) tra il 7.5% e il 12%» Nel luglio 2018, era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (Serie generale n. 160 del 12 luglio 2018) il decreto del ministero della Salute del 25 giugno 2018, che disponeva un “aggiornamento dell’elenco dei medicinali di cui all’Allegato III-bis del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309”, includendo la cannabis tra i medicinali usati per la terapia del dolore.

A pochi giorni da tale pubblicazione, Giulia Grillo, ministro della Salute, aveva reso nota l’intenzione di importare ulteriori quantitativi di cannabis terapeutica importata dall’Olanda, al fine di «di dare una rapida e concreta risposta alle richieste pressanti e legittime dei pazienti e dei loro familiari». Ciò anche in funzione della riduzione dei problemi già da tempo lamentati dai farmacisti, e all’epoca irrisolti, che vedevano insufficiente il quantitativo disponibile, rispetto alle esigenze dei pazienti.

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.