Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Claudio Longo, country president e amministratore delegato di Astrazeneca, hanno firmato il 2 febbraio 2024 un protocollo di intesa che sigla la collaborazione pubblico-privato per accelerare l’ecosistema regionale dell’innovazione nel campo della salute e favorire processi di trasferimento tecnologico. Il ruolo della ricerca è fondamentale per creare innovazione e la filiera delle Scienze della vita è certamente strategica per la competitività della Regione Friuli-Venezia Giulia dove operano numerosi centri di eccellenza tra enti di ricerca, università, parchi scientifici e tecnologici, start-up, imprese private, aziende sanitarie e ospedaliere. Il primo passo di questa collaborazione sarà la costruzione di un Gruppo di Lavoro Congiunto, tra Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Astrazeneca, finalizzato a definire proposte progettuali in ambito di ricerca clinica, digitale e sanitaria.

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Collaborazione con le strutture sanitarie regionali

Astrazeneca Italia, leader nel settore della ricerca in ambito biofarmaceutico, fornirà le proprie competenze per la valorizzazione della ricerca in ambito farmaceutico e degli studi clinici di Fase I, Fase II e Fase III attraverso la collaborazione con le strutture sanitarie regionali, all’interno delle proprie aree di competenza: oncologia, malattie rare, cardiovascolare, metabolico e renale, respiratorio e immunologico, infettivologia. Inoltre, saranno sviluppate iniziative per la prevenzione delle malattie e la promozione di corretti stili di vita unitamente all’implementazione di soluzioni per il supporto della fragilità.

Rafforzare la collaborazione con tutti gli interlocutori del sistema

Longo ha dichiarato che tale accordo «segna l’inizio di un percorso che consentirà di realizzare studi clinici, favorendo processi di trasferimento tecnologico, di individuare iniziative di prevenzione e supporto della fragilità ed esplorare progetti di salute digitale. Questo è Il frutto di una collaborazione di lunga durata e un esempio concreto di come le partnership pubblico-privato siano elemento imprescindibile per il futuro dei sistemi sanitari. L’impegno di Astrazeneca è, quindi, rafforzare la collaborazione con tutti gli interlocutori del sistema per costruire insieme valore aggiunto per la sanità territoriale e intensificare la capacità di rispondere alle richieste di salute della popolazione dallo sviluppo di nuovi approcci terapeutici a soluzioni, tra cui quelle di digital health, che migliorino l’interazione tra i pazienti e il sistema sanitario».

Competere per attrarre significativi investimenti

Secondo Fedriga «la storia recente, legata all’emergenza sanitaria da Covid-19, ci ha dimostrato quale sia il valore della ricerca e dello sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative, mettendo in evidenza come le Scienze della vita rappresentino un fondamentale pilastro non solo di salute pubblica ma anche di competitività economica e sicurezza nazionale. Nei prossimi anni, i territori dovranno competere per attrarre significativi investimenti in questo settore, con particolare riguardo alla centralità dei dati, alle applicazioni dell’intelligenza artificiale, alla genomica, alla medicina di precisione. In questo ambito si inserisce il Protocollo d’intesa che firmiamo oggi, grazie al quale avvieremo una collaborazione pubblico-privata finalizzata allo sviluppo di un ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione nei settori delle Scienze della vita».

Collaborazione pubblico-privata un’opportunità

Riccardo Riccardi, assessore regionale alla Salute, Politiche Sociali e Disabilità, ha precisato che si tratta di «un accordo molto importante dal momento che consideriamo la collaborazione pubblico privata un’opportunità grazie alla quale mettere insieme diverse potenzialità. Guardiamo pertanto con grande attenzione ai nuovi bisogni della nostra società, questo lavoro ci consentirà di poter sviluppare soluzioni innovative con nuove applicazioni digitali a beneficio di una maggiore prevenzione e, in particolare nel supporto alla fragilità proprio considerando l’evoluzione della domanda di salute in fasce di età sia giovani che avanzate».

Crescita dell’ecosistema delle Scienze della vita

Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia ha evidenziato che l’iniziativa «si incardina negli interventi che la Regione sostiene per favorire la crescita dell’ecosistema delle Scienze della vita in Friuli-Venezia Giulia. Attraverso specifici finanziamenti, il nostro obiettivo è quello di supportare start up e progetti di ricerca e innovazione portati avanti da imprese, università, organismi di ricerca e altri soggetti che operano nel sistema sociosanitario regionale. A questo scopo la Regione ha stanziato in bilancio per il triennio 2023/2025 la cifra di 30 milioni di euro, che serviranno per individuare idee innovative da realizzare in maniera congiunta con i propositori, attrarre innovazione e impresa favorendo collaborazioni strutturate con soggetti del territorio, accompagnare idee innovative dalla ricerca al mercato e infine supportare le imprese nell’individuare e testare soluzioni tecnologiche avanzate».

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