Per affrontare la minaccia dell’antibiotico-resistenza (Amr) e migliorare la gestione degli antibiotici (Ams), sono necessari miglioramenti continui dei curricula, collaborazione interdisciplinare e un’esperienza pratica per fornire al personale che opera nel settore farmaceutico le conoscenze, competenze e attitudini necessarie. È quanto emerso da una pubblicazione della Federazione farmaceutica internazionale (Fip), in cui sono stati presentate i risultati di un sondaggio condotto su educatori, professionisti sanitari e studenti provenienti da 81 paesi.

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Farmacogenomica, eventi avversi e monitoraggio prescrizioni. Secondo i risultati, i curricula devono evolversi per includere materie come la farmacogenomica, l’indagine sugli eventi avversi, l’analisi delle prescrizioni e la tenuta dei registri. Occorre inoltre dare più risalto ai rischi di contaminazione e al monitoraggio, così come all’analisi dei dati diagnostici, alla prevenzione della trasmissione e alla segnalazione dei farmaci di qualità inferiore. La relazione include 12 casi studio che forniscono informazioni sulle diverse strategie adottate a livello di educazione per affrontare l’antibiotico-resistenza in Costa Rica, Croazia, Libano, Tanzania, Irlanda, Norvegia, Nigeria, Emirati Arabi Uniti e Unione Europea.

Maggiori competenze nell’analisi dei dati sul consumo. Gli autori della relazione hanno proposto delle strade da percorrere per affrontare le sfide poste dall’Amr e continuare a sviluppare il personale sanitario verso questo obiettivo, come ad esempio rafforzare la sorveglianza migliorando le competenze nella raccolta e nell’analisi dei dati sul consumo di antibiotici. Secondo Cátia Caneiras, co-presidente della commissione Amr della Fip e co-autore della relazione, «è fondamentale che il personale farmaceutico sia dotato delle conoscenze, delle competenze e delle attitudini richieste per affrontare l’Amr. È necessario agire ora e dotare il personale farmaceutico in modo che possa contribuire collettivamente a creare un futuro più resiliente di fronte alla minaccia dell’Amr. Questa trasformazione permetterà al personale farmaceutico di diventare attori proattivi e agenti di cambiamento nella lotta contro l’Amr».

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