Vincenzo Carbone, amministratore della CIPCarbone Srl, software house per farmacie, ha condiviso in un’intervista a FarmaciaVirtuale.it le esperienze della sua azienda nell’adattare il software gestionale allo schema di remunerazione entrato in vigore dal primo marzo 2024. Nonostante le difficoltà iniziali, dovute alla necessità di attendere direttive chiare, Carbone ha spiegato che la collaborazione tra le software house operanti in Sicilia e Federfarma Sicilia abbia portato a risultati positivi. L’amministratore della CIPCarbone Srl ha poi sottolineato l’impegno della sua azienda nel gestire le personalizzazioni regionali e provinciali richieste, per garantire la conformità del software alle specifiche di ogni area. Guardando al futuro, Carbone ha espresso le sue aspettative sull’evoluzione del software gestionale per farmacie, in risposta alle possibili modifiche del sistema di remunerazione previste per il 2025.

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Con l’entrata in vigore del nuovo schema di remunerazione, quali sono state le principali criticità tecniche che la vostra software house ha affrontato nell’aggiornamento del software per le farmacie?

La vera (e oserei dire unica) criticità è stata l’assenza di direttive chiare fornite per tempo che comporta continue rilavorazioni dello sviluppo con tutti i problemi e i costi annessi. Si è iniziati a parlare con enorme anticipo – e con una infinità di “se” e “ma” –, e la confusione ha regnato sovrana sino all’ultimo giorno o quasi. In Sicilia, noi insieme alle altre software house operanti sul territorio abbiamo lavorato tanto per coordinarci e fare “fronte comune”. Con l’aiuto di Federfarma Sicilia abbiamo partecipato attivamente ai tavoli tecnici confrontandoci con i referenti della Regione raggiungendo un insperato risultato: una Dcr unica. Ciò ha portato a risposte univoche e rapide se confrontate con il resto d’Italia.

Quali sono stati, secondo lei, gli aspetti più difficili della nuova Distinta contabile riepilogativa (Dcr) dal punto di vista della sua implementazione a livello di software?

Dal punto di vista implementativo non vi sarebbe stata alcuna difficoltà: si trattava di calcoli tutto sommato semplici, i cui risultati andavano inseriti nel formato della nuova Dcr. I problemi sono sorti a causa delle continue modifiche delle basi di calcolo (comprese le righe da inserire o meno in Dcr) e dei calcoli stessi da applicare. Le “regole del gioco” sono state cambiate sino a fine marzo: come si può far lavorare i dipartimenti di sviluppo serenamente dando loro il giusto tempo per fare test, rilasciare i software e infine aggiornare i software alle farmacie clienti?

La Dcr varia da regione a regione, in molti casi da provincia a provincia: in che modo siete riusciti a garantire che la vostra piattaforma fosse conforme alle specifiche di ogni singola area, considerando le possibili differenze interpretative della norma?

Spesso dobbiamo sviluppare personalizzazioni regionali o provinciali con tutti i disagi del caso, inclusi i rischi di errori umani sia lato sviluppo che lato controlli delle Asp. Ci aspettiamo che alcuni nodi possano arrivare al pettine con piccole o grandi differenze nei conteggi effettuati da parte di alcune Asp. Lato nostro, solo l’esperienza pluriennale ci ha aiutati a gestire in modo elastico ed efficiente il tutto. Ciò nonostante, non posso che sottolineare che lavorare con modalità così caotiche ed emergenziali ha un costo non indifferente.

Guardando al futuro, quali sono le vostre aspettative sull’impatto del nuovo sistema di remunerazione sul software gestionale della farmacia?

L’impatto sui software è stato marginale, non ha stravolto la vita al farmacista. Abbiamo lavorato finemente per dare alcune informazioni pratiche in fase di vendita e rendere trasparente questo grande cambiamento. Quanto al futuro, non ci aspettiamo ulteriori modifiche a breve in questo ambito. Non mi sorprenderebbe però, a fine 2025, la rivisitazione dei coefficienti: la Ragioneria dello Stato è stata chiara, qualunque fosse stata la nuova remunerazione, l’impatto sulle casse dello Stato non doveva portare ad altri esborsi, anzi. Do per certa l’apertura di nuovi tavoli negoziali in cui gli attori decideranno modifiche ai coefficienti da usare per rientrare nella spesa, per questo abbiamo parametrizzato e documentato accuratamente quanto sviluppato. L’auspicio è che tali modifiche ai calcoli vengano sì imposte ma dandone adeguata e chiara comunicazione con largo anticipo.

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