L’Agenzia italiana del farmaco, Aifa) e l’Istituto poligrafico e zecca dello Stato (Ipzs) hanno pubblicato un opuscolo informativo dal titolo “Non Si Trova – Carenze e indisponibilità di farmaci”. La guida, realizzata con il supporto di diverse sigle di categoria, tra cui la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani e la Federfarma, è rivolta principalmente a farmacisti e operatori sanitari. Il documento, curato da Domenico Di Giorgio e Gianpaolo Derossi dell’Aifa, fornisce indicazioni operative su come gestire le situazioni in cui un farmaco risulta irreperibile. Alla stesura hanno collaborato Silvia Adami, Regione Veneto, Nadia Colangelo, Provincia autonoma di Bolzano, Monica Lupo, Federfarma Servizi, Paola Minghetti, Università degli Studi di Milano, Chiara Panci, ministero della Salute, Adriano Pietrosanto, Egualia, Ester Sapigni, Regione Emilia-Romagna, Mariantonietta Di Marino, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, le Regioni Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto, e la Provincia autonoma di Bolzano.

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Differenza tra farmaco “carente” e “indisponibile”

Nel testo innanzitutto vengono chiarite le differenze tra carenza e indisponibilità di un medicinale, spiegando che un farmaco è “carente” quando il titolare dell’Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) non può assicurarne la fornitura su tutto il territorio nazionale, mentre è “indisponibile” quando la difficoltà di reperimento è dovuta a problemi nella filiera distributiva. Nell’opuscolo vengono descritte nel dettaglio le procedure da seguire quando un farmaco non è reperibile. Tra le varie azioni suggerite in caso di carenza, il medico può richiedere l’autorizzazione a importare un analogo dall’estero tramite le strutture sanitarie territoriali. Per le indisponibilità, invece, il farmacista deve contattare i grossisti e, se necessario, attivare una fornitura diretta dal titolare Aic. Un paragrafo ha fatto cenno alla possibilità, da parte dei farmacisti, dell’uso della galenica come alternativa ai prodotti industriali di cui si abbia difficoltà nel reperimento.

Informazioni sui processi legati all’importazione di farmaci

Nell’opuscolo, disponibile nella sezione “Documenti allegati”, è stato riepilogato anche il ruolo dell’Aifa nell’autorizzare le importazioni di farmaci dall’estero, limitatamente ai casi di carenza o per specifici provvedimenti a tutela della salute pubblica. La guida fornisce poi chiarimenti sull’importazione di farmaci non registrati in Italia e sul ricorso a preparazioni galeniche per sopperire alle carenze. Il documento si conclude con un riepilogo schematico su chi autorizza le importazioni di farmaci dall’estero e con l’elenco dei referenti regionali a cui segnalare le mancanze di medicinali. L’obiettivo, come evidenziato nel testo, è fornire uno strumento pratico per gestire al meglio le situazioni di carenza e indisponibilità, garantendo la continuità terapeutica ai pazienti.

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