Vertex pharmaceuticals incorporated – azienda biotecnologica globale che investe nell’innovazione scientifica al fine di sviluppare farmaci trasformativi per le persone con malattie gravi – ha annunciato il 15 dicembre 2023 che il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) in seno all’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha adottato un parere positivo «per l’approvazione condizionata di Casgevy (exagamglogene autotemcel o exa-cel), la prima terapia di editing genico basata su Crispr/Cas9 per il trattamento della beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni (Transfusion-dependent thalassemia, Tdt) e dell’anemia falciforme (Sickle cell disease, Scd)». Secondo quanto riferito da Vertex, «una volta approvato, exa-cel diventerebbe la prima e unica terapia genica nell’Unione europea per pazienti di età pari o superiore a 12 anni affetti da anemia falciforme grave (Scd) con Crisi vaso-occlusive (Voc) ricorrenti oppure da beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni (Tdt), per i quali è appropriato il trapianto di cellule staminali ematopoietiche (Hsc) e non è disponibile un donatore consanguineo di Hsc con antigene leucocitario umano (Hla) compatibile. L’approvazione da parte della Commissione Europea (Ce) è prevista a febbraio 2024».

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Casgevy®, exagamglogene autotemcel (exa-cel). Quanto a Casgevy®, come riferito da Vertex, «è una terapia cellulare non virale, con modifica genica ex vivo mediante tecnologia Crispr/Cas9, destinata a pazienti elegibili con Tdt o Scd, in cui le cellule staminali e progenitrici ematopoietiche del paziente stesso vengono modificate nella regione enhancer specifica per gli eritroidi del gene Bcl11a attraverso una precisa rottura del doppio filamento di Dna». Vertex ha sottolineato che la «modifica porta alla produzione di alti livelli di emoglobina fetale (Hbf, emoglobina F) nei globuli rossi. L’Hbf è la forma di emoglobina che trasporta l’ossigeno, naturalmente presente durante lo sviluppo fetale, che poi viene sostituita dalla forma adulta di emoglobina dopo la nascita». Inoltre «è stato dimostrato che Casgevy riduce o elimina le Voc nei pazienti con Scd e allevia la necessità di trasfusioni nei pazienti con Tdt».

L’approvazione negli Stati Uniti. Negli Stati Uniti Casgevy è stato approvato «per il trattamento di persone di età pari o superiore a 12 anni affette da Scd e con Voc ricorrenti. Casgevy ha ottenuto un’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio in Gran Bretagna dalla Medicines and healthcare products regulatory agency per i pazienti di età pari o superiore a 12 anni con Scd caratterizzata da Voc ricorrenti o Tdt, per i quali è appropriato il trapianto di cellule staminali ematopoietiche e non è disponibile un donatore consanguineo di cellule staminali ematopoietiche Hla (antigene leucocitario umano) compatibile. Al momento della stesura di questo articolo, come evidenziato da Vertex, Casgevy è «in fase di revisione da parte della Saudi food and drug authority sia per la Scd che per la Tdt e della U.S. Food and drug administration per la Tdt».

Autorizzazione all’immissione in commercio condizionata. L’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata, come ricordato da Vertex, riguarda «i medicinali che soddisfano un’importante esigenza medica insoddisfatta, ad esempio per malattie gravi e potenzialmente letali, per le quali non sono disponibili opzioni di trattamento soddisfacenti o per le quali il medicinale offre un importante vantaggio terapeutico». L’azienda ha specificato che «una Cma viene concessa solo quando si ritiene che, malgrado non siano stati forniti dati clinici completi in merito alla sicurezza e all’efficacia del medicinale, i benefici per la salute pubblica derivanti dalla disponibilità immediata sul mercato del medicinale in questione superano il rischio inerente al fatto che occorrono dati che saranno disponibili in futuro. Le Cma hanno una validità di un anno e possono essere rinnovate annualmente tramite una continua revisione regolatoria dei dati».

Il potenziale di Casgevy per i pazienti. Soddisfatta Nia Tatsis, executive vice president, chief regulatory and quality officer di Vertex, la quale ha osservato che «il parere positivo è una milestone regolatoria importante che riconferma il potenziale di Casgevy per i pazienti con anemia falciforme e beta-talassemia dipendente dalle trasfusioni». Franco Locatelli, sperimentatore principale degli studi Climb-111 e Climb-121, ha dichiarato che «c’è sicuramente bisogno di nuovi trattamenti per la beta talassemia e l’anemia falciforme, due patologie che colpiscono i globuli rossi e che comportano per chi ne è colpito un’aspettativa di vita inferiore rispetto alla popolazione generale, oltre a una qualità di vita compromessa». Locatelli ha sottolineato che «come ricercatore ho potuto constatare in prima persona l’impatto che exa-cel può avere sulla vita dei pazienti affetti da entrambe queste forme di emoglobinopatia rendendoli rispettivamente indipendenti da trasfusioni e liberi da crisi vaso-occlusive, e per questo attendo con fiducia che possa aver corso l’approvazione della terapia da parte dell’Agenzia europea del farmaco».

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