La scadenza per il recupero dei crediti formativi Ecm del triennio 2020-2022 è stata posticipata al 31 dicembre 2023, come stabilito dall’Art. 4, comma 5, del Decreto Legge 198/2022, successivamente modificato dalla legge di conversione n. 14/2023. La proroga rende disponibile ai professionisti sanitari, compresi i farmacisti, la possibilità di regolarizzare la propria posizione formativa spostando i crediti acquisiti nel 2023 al triennio precedente attraverso la funzione sul portale del Cogeaps. Come ricordato dalla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), i farmacisti possono ottenere crediti utili al recupero del debito Ecm partecipando ai corsi formativi erogati dai provider accreditati, con data di conclusione fissata al massimo per il 31 dicembre 2023. Tra questi, si segnalano i corsi offerti gratuitamente dalla Federazione in collaborazione con la Fondazione Francesco Cannavò, disponibili sulla piattaforma federale www.fadfofi.it.
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Autoformazione per l’obbligo Ecm farmacisti. Un’altra modalità è l’autoformazione, i cui crediti vengono attribuiti sulla base dell’impegno orario autocertificato. A titolo esemplificativo, come ricordato dalla Fofi, la partecipazione a FarmacistaPiù 2023 consente di conseguire crediti individuali per autoformazione. Coloro che hanno partecipato agli eventi, sia in diretta che in un momento successivo attraverso lo streaming sul sito ufficiale www.farmacistapiu.it, potranno acquisire crediti a seguito di presentazione della sopracitata istanza.
Come ottenere crediti mediante autoformazione. Per ottenere i crediti, è sufficiente utilizzare la funzione sul sito Cogeaps, per inserire in maniera autonoma le richieste di riconoscimento dei crediti da autoapprendimento. Tra le attività di autoformazione riconosciute, la Fofi ha segnalato la lettura di riviste scientifiche, la partecipazione a riunioni del consiglio nazionale o alle assemblee degli iscritti, la partecipazione a corsi o eventi di aggiornamento professionale organizzati dalla Federazione o da altre entità con esperienza in campo sanitario. Inoltre, la Fofi ha ricordato che vengono riconosciute le attività di volontariato svolte dai farmacisti, la partecipazione agli organismi locali di vigilanza sulle farmacie, la lettura delle pubblicazioni ufficiali della Federazione, l’identificazione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altro problema correlato all’uso dei medicinali, le prestazioni professionali svolte nell’ambito della sperimentazione dei nuovi servizi in farmacia, la partecipazione alle attività di screening rivolte alla popolazione, e le attività di studio effettuate in laboratorio galenico.
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