«La ricetta elettronica ha impresso una notevole accelerazione al processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco. La scelta di prorogarne l’utilizzo fino a tutto il 2024 non può che vederci, dunque, pienamente favorevoli». È quanto evidenziato da Andrea Mandelli, presidente della Fofi, il quale ha commentato la norma approvata dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato nell’ambito del Dl Milleproroghe. Secondo Mandelli «la possibilità di ricevere la prescrizione medica via e-mail o su uno smartphone ha notevolmente semplificato l’accesso alle cure per i pazienti. E se tutto questo è stato possibile lo si deve alla professionalità dei farmacisti che, con grande prontezza e capacità di adattamento anche sul fronte delle dotazioni tecnologiche, hanno reso possibile un cambiamento che scontato non era: la trasformazione di una e-mail o di un sms in una prestazione sanitaria».

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Le modalità alternative di invio del promemoria

L’uso delle modalità alternative di invio del promemoria cartaceo della ricetta elettronica, per quanto attiene lo scambio del Numero di ricetta elettronica (Nre) tra medico, paziente e farmacia, era già stato esteso al 31 dicembre 2022 con un provvedimento della protezione civile. In particolare, nell’articolo 2 dell’ordinanza 884 del 31 marzo 2022 l’assistito può chiedere che il Nre venga rilasciato tramite «trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (Pec) o quella di posta elettronica ordinaria (Peo)», «con Sms o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile», a cui si aggiunge la possibilità di «comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di ricetta elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico».

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