«Dopo elezioni che hanno dato al paese una maggioranza parlamentare netta e coerente con uno degli schieramenti presentatosi alle consultazioni, e all’indomani dell’insediamento di un Governo che potrebbe avere tutte le carte in regola per godere di un certa stabilità, è lecito aspettarsi che a breve riprendano le riforme che la farmacia attende e merita da tempo. E che vi sia lo spazio per portarle a termine». È il commento di Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, pubblicato in una nota ufficiale della sigla in rappresentanza delle farmacie comunali. Il dirigente ha ricordato che «l’instabilità politica è da tempo uno dei principali fattori di immobilità del nostro settore, i cui processi di riforma richiedono più tempo di quanto nell’ultimo decennio sono durati governi e parlamenti». Nel dettaglio «al pari di ogni altra organizzazione di rappresentanza di soggetti operanti nell’economia reale, abbiamo bisogno di interlocutori istituzionali dotati di sufficiente legittimazione parlamentare e di un adeguato orizzonte temporale, perché queste sono condizioni indispensabili per portare a termine confronti politicamente e tecnicamente complessi. Ciò vale indipendentemente dal colore politico di chi siede di volta in volta a Palazzo Chigi».
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Collocazione partitica dei Governi
Secondo Gizzi «se non ci riguarda la collocazione partitica dei Governi coi quali interloquiamo, siamo invece molto attenti alle persone che occupano posizioni chiave. A tal proposito, tutto il movimento delle Farmacie Comunali italiane è pienamente soddisfatto della nomina di Marcello Gemmato a Sottosegretario alla Salute». Dunque, alla luce di quanto espresso, per Gizzi «l’onorevole Gemmato, come ho già avuto modo di dire pubblicamente, possiede una solida esperienza nel campo delle politiche per la salute, e prima ancora è un professionista sanitario competente e appassionato. Doti non sempre presenti nella storia della politica sanitaria del Paese».
Il commento su Gemmato
Per Gizzi «durante la scorsa legislatura, il suo ruolo di segretario della Commissione Affari sociali alla Camera lo ha portato più volte a relazionarsi con Assofarm. E’ in quelle occasioni che dell’onorevole Gemmato abbiamo potuto apprezzare una forte condivisione di sensibilità e di prospettive riguardo il ruolo futuro che la farmacia dovrà assumere nel Servizio sanitario nazionale. Non a caso, giusto un anno fa alla quinta Giornata Nazionale delle Farmacie Comunali, l’onorevole Gemmato è stato tra i sostenitori del Patto di Genova, il documento programmatico che mira ad integrare il farmacista nella Sanità territoriale secondo un ruolo professionale suo esclusivo e non come mero distributore di farmaci, superando così l’approccio della distribuzione per conto».
Nodi che hanno bloccato complesse riforme
Il dirigente ha evidenziato che «siamo consapevoli che una sola persona, per quanto motivata e preparata, non potrà sciogliere da sola i nodi che fino ad oggi hanno bloccato importanti e complesse riforme. Vale però la pena di notare che raramente prima di oggi una persona così vicina alle nostre posizioni ha ricoperto un ruolo di tale responsabilità di Governo. Realismo, quindi, ma anche ottimismo. Come del resto abbiamo ben chiaro che una delle partite di maggior peso si giocherà formalmente oltre i confini di azione del Governo centrale. Il rinnovo della Convenzione, tema legato a doppio filo con la Nuova Remunerazione, vedrà in campo farmacie e Regioni. Siamo però convinti che le posizioni di queste ultime terranno in debito conto come a Roma verrà via via strutturato il più ampio dossier di evoluzione della sanità territoriale». Gizzi dunque si interroga se «siamo di fronte ad un congiuntura favorevole alla farmacia italiana». Secondo il presidente «ad oggi non possiamo rispondere con certezza. Notiamo però con piacere che a certi segnali positivi, nati già durante i momenti più difficili della crisi sanitaria, oggi se ne aggiungono altri dello stesso segno. Se così sarà davvero, Assofarm sarà chiamata a capitalizzare con la massima attenzione i risultati di un impegno quotidiano e collettivo che dura da diversi anni».
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