«A partire da lunedì 7 marzo nelle farmacie del Lazio sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione anti-covid con Nuvaxovid (Novavax), l’ultimo vaccino approvato dalle autorità sanitarie e da poco arrivato anche in Italia». Ad annunciare l’avvio della campagna è stato Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma, il quale ha reso noto che i pazienti potranno sin da subito prenotare la somministrazione sul portale della Regione Lazio». Secondo quanto riferito da Cicconetti, inoltre, «la Regione è stata tra le prime in Italia a dare il via, ormai diversi mesi fa, alle vaccinazioni nelle farmacie». Per il dirigente «si tratta di un nuovo vaccino sicuro ed efficace e che, considerata la tecnologia con cui è stato realizzato, potrà convincere diversi scettici verso i vaccini a mRna a sottoporsi, finalmente, alla prima inoculazione».
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I ringraziamenti alle autorità regionali
Il presidente di Federfarma Roma ringrazia la Regione Lazio, l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e il presidente Nicola Zingaretti «per aver dato ancora una volta alle farmacie un importantissimo riconoscimento per il lavoro svolto in questi ormai due anni di pandemia. La capillarità delle farmacie, la professionalità di chi vi lavora e la fiducia dimostrata ogni giorno dai cittadini di Roma e del Lazio sono elementi imprescindibili all’interno di un Servizio sanitario regionale che funzioni. E grazie alla continua e più che proficua collaborazione delle farmacie e della Regione Lazio, i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
Il 22 dicembre il via libera dell’Aifa
Il 22 dicembre 2021 la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aveva dato parere favorevole per l’utilizzo in Italia del vaccino Nuvaxovid (Novavax) «rendendolo disponibile nell’intera indicazione autorizzata da Ema per i soggetti di età uguale o superiore ai 18 anni». Per l’occasione, l’Aifa aveva fatto sapere che «la vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra». La Commissione tecnico scientifica aveva anche sottolineato come «i dati disponibili sul vaccino Nuvaxovid hanno mostrato un’efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale».
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