Il 26 maggio 2021, Mondofarmacia, condotta da Antonino Annetta in rappresentanza di diversi farmacisti titolari di farmacia, aveva inviato una nota al generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. La sigla di categoria aveva palesato la volontà di praticare vaccinazioni anticovid, pur segnalando tuttavia «problematiche difficilmente superabili in molte farmacie». Ebbene, a distanza di alcuni giorni non si è fatta aspettare la risposta: una rappresentanza di Mondofarmacia è stata convocata dal generale Rossetti, consulente medico scientifico del generale Figliuolo.
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Ribaditi i vincoli strutturali
«Nella giornata di lunedì 31 maggio – si legge in un nota – una delegazione di Mondofarmacia composta da Franco Caprino, Antonino Annetta e Giampiero David è stata convocata presso la struttura commissariale alla presenza del Generale Rossetti consulente medico scientifico del Generale Figliuolo». Nel corso dell’incontro i farmacisti raccontano che hanno evidenziato nuovamente le condizioni che impedirebbero l’operatività a diverse farmacie. Nello specifico, «l’obbligo di quattro ambienti separati e i percorsi distinti rappresentano spesso problematiche insormontabili per chi dispone di piccoli locali che spesso non hanno neanche spazi esterni per allestire gazebo, strutture, tra l’altro, che se si prestano molto bene all’esecuzione di test antigenici rapidi sono meno facili da utilizzare per un piano vaccinale con soggetti che devono sostare in queste aree diversi minuti al caldo d’estate ed al freddo d’inverno». A ciò si aggiunge «la possibilità di eseguire le operazioni a farmacia chiusa» la quale, secondo Mondofarmacia «presenta notevoli criticità».
«Generale Figliuolo ha mostrato grande interesse
«Non era il settore di competenza del Generale – evidenzia Mondofarmacia – per cui ci siamo astenuti dal menzionare lo stato di grave crisi economica in cui versano molte farmacie amplificato ovviamente dalla situazione attuale, in un settore come il nostro in attesa da anni di riforme strutturali come remunerazione e convenzione e con la quasi totalità dei farmaci innovativi che oramai vengono distribuiti direttamente dalle Asl. Ed anche come le farmacie capillarmente diffuse sul territorio potrebbero essere inserite in un programma di prevenzione ed informazione alla cittadinanza con attività importanti che vanno dall’ausilio alla prenotazione dei soggetti più fragili presso gli Hub vaccinali, alla farmacovigilanza post Covid e post vaccino, al fascicolo sanitario elettronico, ecc». Da qui, l’auspicio del direttivo di Mondofarmacia: «Speriamo di avere al più presto la possibilità di evidenziare tali fondamentali problematiche nelle sedi opportune. Il Generale ha mostrato grande interesse a quanto riferito e ci ha assicurato che avrebbe valutato le nostre proposte con estrema attenzione».
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