«Rappresentiamo un gruppo di farmacie denominato Mondofarmacia, associazione spontanea e indipendente di farmacie nata nel 2016 con lo scopo di mettere in comune le nostre esperienze professionali in modo da porre in essere tutte le attività e le attenzioni possibili per tutelare il nostro lavoro e fornire servizi sempre più efficienti alla collettività». Si legge così in un’accorata lettera inviata dai diversi farmacisti territoriali, firmata da Antonino Annetta, titolare a Roma, al generale Francesco Paolo Figliuolo, dal 1 marzo 2021 commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. «La quasi totalità delle farmacie nostre associate – si legge in una nota -, ubicate in maggioranza nella Regione Lazio ma anche in Lombardia, Veneto, Abruzzo, Toscana e Puglia aveva inizialmente aderito con grande entusiasmo alla campagna vaccinale e molti colleghi si stavano organizzando all’interno delle farmacie per offrire il proprio contributo al Paese in questo difficile momento di emergenza sanitaria».
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«Problematiche difficilmente superabili»
Ciò nonostante, segnala Mondofarmacia, «ci siamo dovuti scontrare con un protocollo operativo molto rigido che rende in pratica estremamente complesso se non impossibile lo svolgimento di tale servizio in moltissime farmacie. Non ci manca la volontà di partecipare, tanto che quasi tutti i colleghi hanno partecipato e concluso il Corso abilitante dell’Istituto Superiore di Sanità, ma le criticità operative ci hanno purtroppo impedito di confermare l’adesione». La missiva va avanti fornendo alcuni esempi, tra cui la necessità della presenza «di quattro ambienti distinti – scrivono i farmacisti – e i percorsi separati costituiscono problematiche difficilmente superabili in molte farmacie, soprattutto le più piccole, quelle che invece potrebbero fornire il contributo più importante alla collettività perché spesso ubicate lontane dai grandi Hub vaccinali». Da qui, la richiesta della sigla al commissario: «Le chiediamo, quindi, un Suo autorevole e urgente intervento al fine di rendere, garantendo sempre la sicurezza dei cittadini, tali procedure più semplici consentendo a tante farmacie di partecipare attivamente alla campagna vaccinale».
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