«Monitoraggio costante sui dati relativi a furti e rapine nelle farmacie, forniti periodicamente alle associazioni firmatarie a scopo statistico, per rendere più efficace la prevenzione» e «sensibilizzazione sul tema della sicurezza del settore, che, sul territorio, vede le prefetture attive nella definizione di protocolli d’intesa con le articolazioni locali delle due associazioni firmatarie». Sono i principali obiettivi del protocollo d’intesa tra ministero dell’Interno, Federfarma e Assofarm, siglato a Roma martedì 6 ottobre 2020. Secondo quanto evidenzia una nota del dicastero «il protocollo, firmato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dai vertici delle due associazioni, punta a promuovere l’adozione di sitemi di video-allarme anti-rapina all’interno delle farmacie, collegati in tempo reale con le sale operative di polizia di Stato e Arma dei carabinieri».

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Cossolo: «Un grazie al ministro dell’Interno»

A commentare con soddisfazione l’accordo è Marco Cossolo, presidente Federfarma, il quale sottolinea che «le farmacie sono un presidio sanitario di prossimità facilmente accessibile. Sono rimaste sempre aperte anche durante l’emergenza Covid, ampliando spesso gli orari di servizio. Queste caratteristiche le rendono uno dei bersagli preferiti della criminalità. Negli ultimi anni – puntualizza il dirigente -, grazie alla collaborazione con il ministero dell’Interno e con le forze dell’ordine, è stato possibile contenere il numero delle rapine in farmacia, garantendo una maggiore sicurezza agli utenti e agli operatori». Da qui, il ringraziamento: «Un grazie al ministro dell’Interno e alle forze dell’ordine per l’impegno a tutela della sicurezza dei nostri presidi e dei 4 milioni di cittadini che ogni giorno entrano in farmacia».

I dati sulla criminalità predatoria nel 2018

È utile rilevare che a maggio 2019 il Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria aveva indicato un calo del numero di rapine tra il 2013 e il 2017. «Il trend delle rapine in farmacia degli ultimi 9 anni – si legge nel Rapporto – evidenzia un generalizzato calo dei reati. Tuttavia, il decremento non è stato costante: dopo una iniziale crescita del fenomeno fino al picco raggiunto nel 2013 con 1.256 rapine, vi è stata poi un’inversione di tendenza, con un costante calo dei reati fino al valore minimo raggiunto proprio nel 2017 con 677 rapine. La contrazione è pari al 18,6% rispetto all’anno precedente e raggiunge il 46% paragonando il dato con il valore del 2013».

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