«Il cento per cento dei farmaci contraffatti mette a serio rischio la nostra salute perché sono dannosi oppure sono privi dei principi attivi per cui vengono acquistati. Mi raccomando con la nostra salute non si scherza: quando scegliamo un farmaco ci vuole sicurezza e affidabilità». Sono le parole pronunciate da Flavio Insinna, attore italiano e presentatore, nel video girato a titolo gratuito dal titolo «Con la salute non si scherza». Il filmato, pubblicato sui principali social network, fa parte dell’iniziativa mirata al contrasto dell’uso dei farmaci illegali e contraffatti avviata in agosto dall’Agenzia dogane e monopoli (Adm).
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Lotta al mercato illegale di farmaci online
Come è noto, il fenomeno dell’approvvigionamento illegale di farmaci online vede un aumento esponenziale. Solo lo scorso luglio i carabinieri del Nas avevano fatto sapere dell’oscuramento di diversi siti Internet che cedevano illegalmente farmaci con ricetta, ciò notificando e dando esecuzione a diversi provider italiani il provvedimento di oscuramento relativo a 10 siti Internet che, secondo quanto evidenziato dal ministero della Salute, «offrivano in vendita illegalmente medicinali soggetti a prescrizione medica obbligatoria, vendibili esclusivamente in farmacia da parte di farmacista abilitato». Gran parte dei farmaci approvvigionati online illegalmente, dopo l’acquisto, vengono intercettati attraverso l’attività di contrasto al traffico di farmaci illegali e contraffatti portata avanti dall’Agenzia delle dogane e monopoli in collaborazione con le autorità competenti.
Le priorità dell’Agenzia dogane e monopoli
«La lotta ai farmaci illegali e contraffatti – spiega Marcello Minenna, direttore generale dell’Adm – è una delle priorità dell’Agenzia nella sua azione a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini. Fa riflettere il numero dei sequestri di medicinali passato, dal 2018 al 2019, da 411.920 a 1.056.172 pezzi, con un incremento del 156% dovuto ad una costante opera di formazione del personale Adm impiegato nei controlli, attuata anche attraverso la collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco e i Nuclei antisofisticazione e sanità dell’Arma dei carabinieri».
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