La Fondazione Francesco Cannavò, promossa dalla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), ha tra gli scopi principali la valorizzazione e la tutela della figura del farmacista, nonché – si legge sulla pagina istituzionale – «l’aggiornamento tecnico, scientifico e culturale, attraverso la promozione e la realizzazione di iniziative rivolte alla formazione, alla qualificazione e all’orientamento professionale del farmacista». Ciò attraverso una serie di attività primarie che costituiscono i fondamenti cardine dell’associazione. Nello specifico, esse riguardano «corsi di formazione nell’ambito del programma di Educazione continua in medicina (Ecm) rivolti ai farmacisti», «studi, ricerche e indagini sullo stato e l’evoluzione della professione del Farmacista con particolare riguardo ai giovani farmacisti», «convegni, riunioni, seminari di studi inerenti le materie farmaceutiche», oltre ad «iniziative editoriali per il progresso scientifico-culturale della professione del farmacista», la predisposizione di «borse di studio e di ricerca scientifica nelle materie farmaceutiche», e per finire la «promozione dell’attività degli enti che agiscono nel campo farmaceutico e dei relativi programmi scientifici».
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Con il fine di contribuire al suo sviluppo, la Fofi ha ricordato in una nota della possibilità di destinare il cinque per mille alla Fondazione. «Per l’anno 2019 – si legge nella circolare – è confermata la possibilità di destinare alla Fondazione Francesco Cannavò, in sede di dichiarazione dei redditi, una quota pari al 5 per mille dell’Irpef destinata a finanziare attività di interesse sociale». La Federazione dei farmacisti evidenzia a tal proposito che la Fondazione «si autofinanzia ed è per questo che il primo partner chiamato a sostenerne le attività destinate all’aggiornamento e al progresso culturale di tutta la categoria è il farmacista iscritto all’Albo». Dunque, «è per tali motivi che la Fondazione si rivolge agli iscritti per promuovere, in sede di dichiarazione dei redditi, la raccolta del 5 per mille». Ciò attraverso l’indicazione del Il codice fiscale 07840931005, «per il finanziamento alla Fondazione Cannavò».
Nell’ottobre del 2018, la Fondazione aveva rinnovato il consiglio di amministrazione, nominando alla presidenza Luigi d’Ambrosio Lettieri. Oltre ad egli, siedono nel direttivo Alberto Meloncelli, vicepresidente e Anna Olivetti, Andrea Mandelli e Antonio Mastroianni, consiglieri. In occasione della propria nomina, d’Ambrosio Lettieri aveva ricordato il farmacista Giacomo Leopardi, promotore e primo presidente della Fondazione, scomparso il 13 settembre 2015 all’età di 87 anni.
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