L’Ufficio qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha inviato, in data 23 aprile 2019, una nota con oggetto «Irreperibilità del medicinale Sinemet in Italia», all’indirizzo delle associazioni in rappresentanza dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson. La nota, che segue ad una precedente comunicazione inviata dagli stessi pazienti all’Area vigilanza post-marketing dell’agenzia, rende noto che le confezioni con codice di Autorizzazione all’immissione in commercio (Aic) 023145030 e 023145042, vale a dire Sinemet 200mg + 50mg e 100mg + 25mg compresse a rilascio modificato, «sono attualmente disponibili». Mentre, le confezioni con codice Aic 023145016 e 023145028, ovvero Sinemet 250mg + 25mg e 100mg + 25mg 50 compresse divisibili, «sono disponibili ma interessate da uno “status” di discontinuità delle forniture». Nello specifico, evidenzia l’agenzia, tale discontinuità «riguarda molti dei mercati in cui Sinemet è commercializzato – ed è imputabile ad un aumento degli ordini dovuto alla diminuzione della fornitura, a livello Europeo, da parte dei produttori che commercializzano l’equivalente di Sinemet (il brevetto del medicinale è infatti scaduto)».
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Sempre con riferimento ai farmaci indicati, l’Aifa specifica inoltre che «il titolare Aic ha comunicato la disponibilità di confezioni in giacenza e l’arrivo di ulteriori forniture nel mese di maggio». In aggiunta a ciò, si legge nella nota, «al fine di tutelare la salute dei pazienti e il diritto di accesso alle cure, l’Ufficio qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico di questa agenzia, per entrambe le confezioni, rilascia, alle strutture sanitarie che ne facciano richiesta ai sensi del D.M. 11/05/2001 l’autorizzazione all’importazione per il medicinale analogo commercializzato all’estero».
In una puntata del 24 aprile 2019, la trasmissione televisiva Striscia la notizia aveva provato a far luce sulla carenza del farmaco Sinemet. Nel servizio diversi pazienti lamentavano la carenza del farmaco Sinemet. Problematica a cui, dopo la richiesta del giornalista, aveva replicato la stessa Aifa fornendo un chiarimento che tuttavia veniva messo in contrasto con quanto comunicato alcuni giorni prima dalla Msd Italia, titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco in questione. Il fenomeno della carenza dei farmaci, che va ad aggiungersi a quello delle indisponibilità, aveva spinto l’eurodeputata Mireille D’Ornano a chiedere alla Commissione europea conferme in merito all’ipotesi secondo la quale la responsabilità delle carenze di farmaci sarebbe da imputare alle industrie. A questa aveva risposto il commissario Andriukaitis indicando che «le industrie devono assicurare l’approvvigionamento».
Sul tema delle carenze di farmaci dovute al parallel trade era intervenuto Fabrizio Gianfrate, docente di Economia sanitaria e farmaceutica, il quale, in un’intervista concessa a FarmaciaVirtuale.it aveva sottolineato che l’Europa difficilmente cambierà le regole. Ciò alla luce del fatto che «per molti Paesi europei è estremamente conveniente il meccanismo. È un’opportunità: la Germania o l’Inghilterra, finché quest’ultima rimarrà nell’Ue, traggono un oggettivo vantaggio dal fenomeno. Stesso discorso vale per le nazioni scandinave. Tenendo conto del fatto che in Europa sono loro che comandano, non credo che vorranno mai cambiare le cose».
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