Sabato 9 febbraio 2019, i pazienti delle circa 4.500 farmacie che espongono la locandina, potranno acquistare un farmaco da banco e donarlo agli indigenti. E’ questo in sintesi l’obiettivo della Giornata di raccolta del farmaco, giunta alla diciannovesima edizione. «I medicinali – spiega una nota -saranno consegnati ad uno degli oltre 1.750 enti assistenziali convenzionati con Banco farmaceutico», ciò alla luce del fatto che «in Italia, nel 2018, 539.000 persone povere (il 10,7% dei poveri assoluti in Italia) si sono ammalate e hanno chiesto il sostegno degli enti per potersi curare».

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Secondo Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, «tutti i poveri hanno bisogno di coperte, di alimenti, di vestiti; e, soprattutto, di lavoro. Non tutti i poveri, però – è opinione comune – hanno bisogno di farmaci. Non sempre, almeno, ma solo quando si ammalano. Ecco: questo, in verità, capita molto più spesso, e in misura ben più drammatica, di quanto si immagini». Tra gli altri organi, l’iniziativa ha ricevuto il sostegno completo di Federfarma. A tal proposito, Marco Cossolo spiega che «anche quest’anno le farmacie partecipano con impegno ed entusiasmo alla Giornata di Raccolta del Farmaco. In farmacia viviamo in quotidiano contatto con situazioni di grave disagio economico. Sono sempre più numerose le persone che non possono permettersi un farmaco e rinviano le cure o addirittura rinunciano». In tale ottica, «lo spirito di solidarietà è un valore fondante della farmacia in quanto struttura socio-sanitaria di riferimento sul territorio e contraddistingue la nostra professionalità».

In occasione della Giornata, anche Farmacieunite aveva confermato il proprio sostegno all’iniziativa dedicata alle persone non abbienti. Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite, aveva evidenziato come «secondo il Rapporto 2018 della Fondazione Banco farmaceutico onlus, la povertà sanitaria è in continua crescita e le famiglie più povere, che non hanno la possibilità di fare prevenzione, sono destinate a spendere in farmaci il 14% in più dei non indigenti.

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