FarmaciaVirtuale.it ha offerto ai propri lettori un aggiornamento periodico sul tema delle farmacie e delle parfarmacie che hanno deciso di aprire un sito Internet per la vendita di medicinali Sop e Otc. Come noto, per farlo è necessario ottenere un’autorizzazione che viene concessa attraverso una procedura che coinvolge le Regioni (o le Province autonome) e il ministero della Salute. Al termine della quale viene permesso alla farmacia o parafarmacia di esibire sul proprio sito Internet un apposito bollino di riconoscimento.
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L’ultimo rilevamento effettuato dalla nostra redazione, relativo alla chiusura dell’anno 2018, indica che il totale degli esercizi autorizzati è arrivato a quota 766, di cui 638 farmacie e 128 parafarmacie. Poche settimane prima, i valori erano risultati pari, rispettivamente, a 626 e 123, il che indica come la via dell’e-commerce continui ad interessare i farmacisti, sebbene a lanciarsi sia stato ancora un numero relativamente esiguo.
In termini di distribuzione geografica i dati confermano che sono tre le regioni nelle quali è presente la netta maggioranza degli esercizi autorizzati: si tratta di Lombardia, Campania e Piemonte, con la prima che guida la classifica con 111 esercizi (100 farmacie e 11 parafarmacie), seguita dalla Campania con 109 (93 + 16) e dal Piemonte (che scende in terza posizione per la prima volta) a quota 108 (93 + 15). Al quarto posto è presente invece l’Emilia Romagna con 73 (58 + 15), seguita dal Lazio con 66 esercizi autorizzati sul proprio territorio (55 + 11), dal Veneto con 54 (45 + 9) e dalla Puglia con 50 (33 + 17). Al di sotto di tale soglia ci sono la Sicilia con 42 (38 + 4), la Toscana con 37 (34 + 3), le Marche con 23 (18 + 5) e la Sardegna con 22 (18 + 4). Chiudono invece la classifica la provincia di Trento e il Molise, entrambi con una sola farmacia autorizzata alla vendita online. Poco meglio fa la Valle d’Aosta con 2 farmacie, mentre la provincia di Bolzano ne conta appena 3. Tutte le altre regioni – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Umbria – risultano con dati compresi fra un minimo di 8 e un massimo di 15 esercizi in totale.
A livello provinciale, invece, spicca il territorio di Napoli con 73 esercizi autorizzati in totale (66 + 7), seguito da quello di Roma con 55 (45 + 10). Al terzo posto c’è quindi Torino con 49 (45 + 4). Fanalini di cosa le province di Catanzaro, Gorizia, Isernia, Nuoro, Ogliastra, Sud Sardegna e Rovigo, che sono invece ancora a quota zero.
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