«I farmacisti, al pari dei medici di base, rappresentano la frontiera territoriale della salute in quanto istituzioni che danno le prime risposte alle esigenze e alle richieste dei cittadini-pazienti». Ad affermarlo è stato il vice-presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso di una riunione che si è volta il 5 settembre a Udine. Secondo quanto riferito dall’agenzia di informazione dalla stessa amministrazione locale, l’incontro si è tenuto nell’ambito del percorso di ascolto avviato nelle scorse settimane con i portatori di interesse del sistema sanitario, allo scopo di giungere ad una revisione della legge regionale 17/2014 sulla sanità.
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Il dirigente ha anche ricordato che nella sua regione «la spesa farmaceutica, compresa quella ospedaliera, incide per circa il 20 per cento sul totale dei costi del sistema sanitario in regione». Quindi ha sottolineato il fatto che il lavoro delle farmacie va al di là della semplice dispensazione dei farmaci: «Esse – ha affermato – possono offrire ai cittadini più tipi di servizi, questi ultimi però garantiti al momento a macchia di leopardo». Nella riunione sono intervenuti anche «i rappresentanti dell’Ordine dei farmacisti, che si sono soffermati sulla necessità di rivedere il sistema dei Centri di assistenza primaria avviati in alcune zone del Friuli Venezia Giulia, in quanto penalizzerebbero l’attività dei farmacisti. Inoltre hanno evidenziato l’importanza di avere a disposizione una presenza capillare di medici di base, così come delle farmacie, distribuiti su tutto il territorio».
Si è parlato, infine, anche di preparati galenici: «L’Ordine ha chiesto alla Regione di rivedere il sistema attuale che, in molti casi, affida alle farmacie ospedaliere questo compito. La loro proposta è stata quella di riassegnare il ruolo alle farmacie presenti nel territorio, superando così alcune difficoltà riscontrate dai cittadini tanto sui tempi di preparazione dei medicinali quanto sull’approvvigionamento delle materie prime. Su questo tema, inoltre, è stato chiesto a Riccardi di assegnare alle farmacie, in ambito mutualistico, le preparazioni galeniche destinate alle cure di patologie gravi. Infine l’Ordine ha auspicato una rivisitazione della legge regionale di settore risalente al 1981 in particolare nell’impianto riguardante i turni, proponendo di presentare una proposta di modifica calata sul territorio a vantaggio del cittadino».
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