Si è tenuta nella giornata di domenica 1 luglio la riunione degli Stati generali delle parafarmacie. Secondo il presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Matteo Branca, si è trattato di «un successo». «Ricco e importante – racconta – l’elenco delle autorità intervenute o che hanno inviato comunicati di sostegno e legittimazione istituzionale». Il dirigente cita in particolare il presidente e il segretario della Fofi Andrea Mandelli e Maurizio Pace, il vicepresidente dell’Ordine di Roma, Giuseppe Guaglianone, assieme al presidente dell’Ordine di Napoli e consigliere Enpaf Vincenzo Santagada. Branca ha quindi ringraziato la deputata uscente Adriana Galgano, «al nostro fianco in tante battaglie», e «i graditi e preziosi comunicati di simpatia e sostegno politico e istituzionale di molte autorità che, non potendo presenziare per altri impegni in questa domenica di luglio al nostro evento, non si sono limitati ad un cortese diniego ma hanno voluto mandarci un segno tangibile di vicinanza e attenzione: il vicepresidente del Consiglio Regionale della Sardegna, Eugenio Lai, che ci ha fatto pervenire perfino un video, il ministro Giulia Grillo, il ministro Luigi Di Maio, i senatori Cristiano Anastasi, Giuseppe Pisani, Christian Solinas e il sottosegretario alla Salute Maurizio Fugatti. È un vero piacere ringraziare anche per gli attestati di attenzione istituzionale il presidente dell’Aifa Stefano Vella, il presidente dell’Utifar Eugenio Leopardi, i presidente del Sinasfa Francesco Imperadrice». Il presidente della FNPI ha poi riferito che nel corso della riunione «è emersa la chiara volontà dei farmacisti di parafarmacia di compattarsi, di coagularsi intorno ad un unico progetto professionale, un’unica istanza. Porteremo il risultato di questa giornata di lavori ai numerosi appuntamenti politici e istituzionali a cui stiamo già lavorando e che stiamo programmando per le prossime settimane. Ragionevolezza, fattibilità, rapidità, utilità per il cittadino: questi i requisiti che dovranno avere le ipotesi che noi riterremo accettabili; nulla che preveda interminabili trattative o vittime sacrificali, che includa alcuni e altri no, che divida la categoria, che presti il fianco a ricorsi, nulla che non sia stato in questi anni a gran voce e a più riprese invocato da cittadini, associazioni di consumatori, antitrust, nonché da numerosi partiti, compreso il primo partito d’Italia, oggi al governo».
Proprio all’unità della categoria aveva fatto riferimento Branca alcune settimane prima degli Stati generali.
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