Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti è stata ascoltato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella giornata di martedì 19 dicembre 2017. «Durante l’audizione – spiega l’associazione di categoria – è stato illustrato un lavoro consegnato alla stessa Autorità, in cui si fornisce una nuova lettura della situazione della distribuzione al dettaglio dei farmaci. Partendo dalla legge sulla Concorrenza e da un’analisi di quelli che saranno i prossimi scenari, sono stati evidenziati alcuni aspetti relativi alla competitività del settore. Una visione che partendo dagli interessi dei consumatori e dai recenti dati sulla povertà in Italia, e in particolare su quella “sanitaria”, ha posto in evidenza come le liberalizzazioni siano uno degli strumenti per rispondere anche a queste emergenze». Non sono tuttavia noti nel dettaglio i contenuti del rapporto: lo stesso MNLF ha fatto sapere infatti che, per ragioni di «rispetto istituzionale», si è deciso di mantenere il testo riservato. Secondo il Movimento, tuttavia, esso «mette in luce tutte le contraddizioni del sistema e rilancia visioni nuove per una nuova “primavera” delle liberalizzazioni». Fabio Romiti, a capo della delegazione che ha incontrato i dirigenti dell’Autorità, ha fatto sapere di aver «riscontrato molta attenzione alle nostre proposte», assieme ad «una grande disponibilità ad ascoltare per comprendere». «Un fatto, questo, non sempre scontato», ha concluso l’associazione di categoria. Nel corso del mese di ottobre, il MNLF aveva difeso le liberalizzazioni, a partire da quella che aveva portato alla creazione delle parafarmacie, spiegando (assieme alla Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e alle Libere Parafarmacie Italiane) che esse «sono una risorsa per l’intero sistema farmaceutico, non sono una anomalia. Hanno creato dal nulla nuova occupazione, nuovi investimenti, opportunità di risparmio per i cittadini e vera concorrenza in un sistema bloccato da tempo». E che, pertanto, «l’unica via per rendere tale settore stabile è quella di completare i processi di liberalizzazione rimasti a metà, vera causa delle sofferenze economiche di alcune parafarmacie, e dare avvio ad una nuova fase riformatrice che porti in tempi brevi alla creazione di un sistema duale di distribuzione del farmaco, ovvero alla creazione della farmacia non convenzionata».
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