«A partire da oggi attraverso la nostra società di servizi Federfar.Na è disponibile, da richiedere con metodica DPC (ricetta rossa), l’immunoglobulina antitetanica acquistata dalla So.Re.Sa. su indicazione della Regione Campania». Ad annunciarlo è stato il presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio, che ha aggiunto come «considerata la criticità, si è convenuto che tale prodotto venga distribuito a titolo gratuito», e che «l’onere della distribuzione verrà sostenuto da Federfar.Na che ringraziamo per la disponibilità».
«Resta inteso – ha aggiunto il dirigente – che eventuali dotazioni del prodotto in oggetto nella disponibilità delle farmacie possono essere cedute secondo modalità abituale. A puro titolo di sondaggio, risulta utile far conoscere alla nostra associazione (scrivendo alla mail presidente@federfarmanapoli.it) le quantità di immunoglobulina disponibili nelle singole farmacie al fine di dare risposte sollecite a quei cittadini non disposti ad accettare le tempistiche necessarie per ottenere l’immunoglobulina in regime di DPC». «Si tratta di un’iniziativa – ha spiegato il presidente di Federfarma Napoli – che speriamo possa essere limitata nel tempo, perché è chiaro che si confida si arrivi presto alla normalità. Il problema, al fondo, è che noi non abbiamo dati. E quando dico “noi” non intendo Federfarma: parlo più in generale dei dati sul reale fabbisogno». Il dirigente osserva inoltre come a suo avviso «la gammaglobulina andrebbe dispensata soprattutto al pronto soccorso. Mi sembra assurdo immaginare che un cittadino con una ferita lacero-contusa, per la quale secondo i medici può servire la somministrazione di gammaglobulina antitetanica, venga invitato ad andare in farmacia. Dove poi scatta il problema, perché in molti casi il prodotto è mancante, in quanto i fornitori sono sistematicamente sprovvisti. Immaginiamo una persona ferita che si presenta in ospedale, quindi viene inviato dal medico per ottenere la ricetta rossa e solo a quel punto il paziente può venire in farmacia. Dove, ammesso che il prodotto sia disponibile presso i fornitori, lo si ordina e lo si dispensa il giorno dopo. Il rischio è che a quel punto sia troppo tardi per effettuare la profilassi. Questo per dire che il sistema della DPC è utile ma per i pazienti cronici, non per i cittadini in situazioni di emergenza». Di Iorio spiega infine di aver già ricevuto, in meno di 24 ore dall’invio della circolare nella quale si invitavano le farmacie a far conoscere le quantità di immunoglobulina disponibili, «una decina di risposte da parte di farmacisti che hanno a disposizione il prodotto». La questione della mancanza di antitetanica in farmacia è stata oggetto di recente di un servizio della trasmissione Striscia la notizia, che aveva evidenziato la mancanza dell’antitetanica in una serie di farmacie della regione Campania (e non solo). Un inviato del programma si era presentato anche, con una telecamera nascosta, all’interno dei locali dell’associazione dei titolari di farmacia di Napoli. Infine, un gruppo di senatori – tra i quali figurano il presidente e il vice-presidente della Fofi, Andrea Mandelli e Luigi d’Ambrosio Lettieri – ha depositato un’interrogazione parlamentare in materia di vaccini e immunoglobuline contro il tetano. Nel documento si chiede al ministero della Salute quali iniziative intenda attuare per garantire la copertura a livello nazionale.

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