Esercizi di vicinatoSi è tenuto lunedì 17 settembre, presso la sede della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, l’incontro tra il Comitato centrale della Federazione e le rappresentanze dei farmacisti che operano negli esercizi di vicinato. A renderlo noto è la stessa Federazione attraverso un comunicato divulgato nella giornata stessa dell’evento, «mantenendo così l’impegno assunto lo scorso luglio».

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«Alla riunione hanno partecipato – si legge nel comunicato – la Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane (CULPI) e Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF) rappresentati dal Segretario nazionale dottor Gaetano De Ritis, i Farmacisti Titolari di Parafarmacia (FTPI), rappresentati dal presidente Francesco Grillo, la Federazione Farmacisti Disabilità (FederFarDis), rappresentata dall’avvocato Maria Vittoria La Rosa, la Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane (FNPI), rappresentata dall’avvocato Maria Vittoria La Rosa, le Libere Parafarmacie Italiane (LPI), rappresentata dal presidente dottor Ivan Ruggiero, l’Unione Nazionale Farmacisti Titolari di Sola Parafarmacia (UNAFTISP), rappresentata dal presidente dottor Daniele Viti».

«Nel corso dell’incontro il Comitato centrale ha preso atto delle posizioni elaborate dalle rappresentanze, e il presidente della FOFI, Andrea Mandelli, ha segnalato a sua volta le numerose testimonianze di singoli farmacisti operanti negli esercizi di vicinato giunte alla Federazione dopo l’annuncio dell’incontro. Al termine, il presidente Mandelli ha proposto la prosecuzione dei lavori e l’approfondimento dei temi emersi nella giornata».
In tale occasione il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ha presentato un documento che ha sottolineato la necessità della «rimozione netta di qualsiasi barriera all’esercizio della professione». Ciò in accordo con le sigle FNPI e FederFarDis, con l’auspicio di giungere alla «libertà di dispensazione dei farmaci con obbligo di ricetta anche nelle parafarmacie da parte del farmacista». Tale ampliamento consentirebbe di «guardare con maggiore attenzione alla creazione di nuove opportunità lavorative, l’esempio del disegno di legge presentato in Puglia, che non riguarda solo una parte dei farmacisti, ma indistintamente tutti, potrebbe essere una buona strada ove operare insieme se rapportato anche a livello nazionale». In ogni caso, spiega il MNLF, «con riferimento alla riunione di oggi noi riteniamo che questa non sia la sede adatta ove costituire tavoli di concertazione o cercare compromessi. La sede più opportuna riteniamo essere quella politica».

Alcune sigle, FNPI, MNLF, FederFarDis, avevano incontrato nei giorni addietro l’On. Marialucia Lorefice, presidente della Commissione Affari Sociali alla Camera. Secondo quanto riferito dalla stessa parlamentare, «la richiesta che sembra avere, ad oggi, il carattere di maggiore urgenza è quella della “liberalizzazione dei farmaci di fascia C”, che in base alle normative vigenti non possono essere acquistati nelle parafarmacie», ciò sulla base di quanto espresso dalla FNPI, in rappresentanza delle parafarmacie, secondo cui «l’aumento della concorrenza avvantaggerebbe sia il cittadino che il SSN».
Alla riunione aveva partecipato il Sen. Fabrizio Trentacoste, del M5S, che aveva acceso i riflettori sulla vicenda di una parfarmacia incendiata a Paternò, in Sicilia, distrutta a seguito di possibile atto intimidatorio.

L’incontro di lunedì 17 settembre segue quello degli Stati generali delle parafarmacie, svoltosi a Roma il 1 luglio 2018, a cui avevano partecipato numerosi esponenti dei farmacisti, tra cui il presidente e il segretario della Fofi Andrea Mandelli e Maurizio Pace, il vicepresidente dell’Ordine di Roma, Giuseppe Guaglianone, assieme al presidente dell’Ordine di Napoli e consigliere Enpaf Vincenzo Santagada, oltre che diversi parlamentari.

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