farmaci privi di fustelleCinque decreti di perquisizione emessi a carico di quattro farmacie e di un magazzino sono stati eseguiti nei giorni scorsi dai carabinieri del Nucleo anti-sofisticazione di Napoli, nell’ambito di un’indagine di polizia giudiziaria. A riferirlo è il ministero della Salute, che spiega come i militari abbiano «rivenuto centinaia di confezioni di farmaci prive di fustelle che sono stati sottoposti a sequestro». «I provvedimenti – ha aggiunto il dicastero – giungono a conclusione di un’attività investigativa che ha accertato l’illecito approvvigionamento, da parte di alcune farmacie dei comuni dell’area napoletana afferenti l’ASL NA/3 Sud, di ricette mediche elettroniche dematerializzate che venivano compilate da medici di base compiacenti per la prescrizione di medicinali ad alto costo sul conto di ignari pazienti». In un secondo momento, tali prescrizioni «venivano utilizzate dai farmacisti per ottenere illeciti rimborsi a carico del Servizio Sanitario Nazionale». Al termine delle operazioni i carabinieri hanno denunciato i quattro titolari delle farmacie per truffa e falsità ideologica.
Nello scorso mese di ottobre, secondo quanto riportato dal Corriere del Trentino, undici farmacisti della provincia di Trento erano stati denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al falso ideologico. I professionisti «avrebbero chiesto all’azienda sanitaria provinciale dei rimborsi relativi all’avvenuta consegna a pazienti di farmaci e presidi sanitari in realtà mai consegnati, bensì trattenuti e venduti in nero a terzi. In altri casi sarebbero stati riutilizzati fustelle e codici a barre recuperati da confezioni già vendute ad altri clienti, pazienti ai quali venivano chieste, a volte, autorizzazioni in bianco al ritiro dei presidi medici consegnandone, però, quantitativi inferiori e chiedendo invece il rimborso per l’intera quantità». Il loro avvocato ha tuttavia contestato le accuse, affermando come a suo avviso non ci sia stato «alcun comportamento illecito: siamo pronti a dimostrarlo nelle sedi opportune. I miei assistiti respingono le accuse di natura criminosa e sono pronti a difendersi nel corso del dibattimento. Come primo atto difensivo è stata depositata un’istanza di riesame».
I primi giorni di novembre invece i Carabinieri del Nucleo anti-sofisticazioni di Padova, nell’ambito della strategia di vigilanza sulla vendita di specialità medicinali ad uso umano e veterinario, avevano eseguito un controllo presso una parafarmacia e presso un studio medico della provincia euganea, sequestrando di 73 confezioni di farmaci.

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