Il Gruppo Admenta Italia ha diffuso una nota in merito all’agitazione di 42 dipendenti delle farmacie a marchio Lloyds. Come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, infatti, il quotidiano Il Resto del Carlino ha riportato le rivendicazioni del lavoratori, che lamentano maggiorazioni dell’orario di lavoro, straordinari non pagati, problemi di sicurezza e questioni relative al mancato rinnovo del contratto di lavoro. Un loro portavoce, Andrea Zacchiroli, ha affermato: «Siamo alla canna del gas, perennemente sotto organico e molti di noi ci stanno rimettendo la salute». L’azienda ricorda innanzitutto che «dal 2013 sono stati assunti ben 82 farmacisti, di cui 51 trasformati a tempo indeterminato nel corso di questi 5 anni». Nel merito delle critiche, la società ha quindi spiegato che «la pianificazione oraria viene effettuata in stretta collaborazione tra la società ed i direttori di ciascuna farmacia, e definita sulla base del flusso della clientela, al fine di fornire sempre il miglior servizio ed una pronta risposta alle esigenze dei pazienti. Il tutto tenendo ben presente la salute ed il benessere di tutti i dipendenti, tant’è vero che i carichi di lavoro sono attentamente ponderati e monitorati da parte dell’azienda, avvalendosi, a tal fine, del contributo scientifico di professionisti che fanno parte del gruppo di ricerca di Medicina del lavoro e di Psicologia del lavoro presso l’università di Bologna».
Admenta Italia spiega poi di non essere a conoscenza di situazioni di malessere psico-fisico dei lavoratori, né di comportamenti aziendali che avrebbero creato problemi di questo genere nelle 41 farmacie gestite: «Non è inoltre corretto affermare che a causa dei carichi di lavoro i farmacisti sono costretti a chiudere il servizio CUP. Esso è presente in tutte le farmacie e viene svolto regolarmente in una postazione dedicata, a cura di farmacisti opportunamente formati ed in determinate fasce orarie comunicate all’interno con appositi cartelli. Sul tema della sicurezza, da sempre la nostra organizzazione pone molta attenzione alla formazione del proprio personale avendo, tra l’altro, istituito corsi di ad hoc». Inoltre, per quanto riguarda il mancato rinnovo del contratto nazionale, il gruppo ha precisato che «ciò è di pertinenza delle associazioni sindacali e datoriali a livello nazionale. In ogni caso, l’azienda ha istituito un welfare attraverso il quale vengono riconosciuti a tutti i propri dipendenti diversi istituti economici, in aggiunta a quelli previsti dalla norme di legge e dal contratto collettivo applicato ai rapporti di lavoro».
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