conasfa«Scindere il binomio farmaco-farmacista quale attuale garanzia per la tutela della salute del cittadino andrebbe a solo vantaggio dell’industria farmaceutica desiderosa di ampliare i fatturati dell’otc e costituirebbe un imperdonabile colpo di spugna al diffuso fenomeno dell’abusivismo professionale in farmacia»: è questo il pensiero espresso dalla Federazione Nazionale Associazioni Farmacisti Non Titolari in una nota seguita alla proposta avanzata da Federfarma di vendere specifici farmaci da banco di uso comune anche al di fuori delle farmacie e senza la presenza obbligatoria di un farmacista. «Così facendo – prosegue la nota d Conasfa – si metterebbero a repentaglio migliaia di posti di lavoro per i farmacisti collaboratori, in un momento già molto critico dal punto di vista occupazionale. Conasfa – si sottolinea nel comunicato – ritiene che gli attuali negozi di vicinato o parafarmacie non debbano essere eliminate, fermo restando che le stesse non debbano comunque essere trasformate in farmacie». Una questione segnata da tempo da una serie di interventi e dibattiti. Alle dichiarazioni rilasciate recentemente sull’argomento dalla presidente di Federfarma Annarosa Racca avevano già replicato il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane, come riportato da FarmaciaVirtuale.it in un precedente articolo. «Federfarma cerca ancora una volta di introdurre i drugstore in Italia. – aveva dichiarato il MNLF – L’ennesimo tentativo di far chiudere le parafarmacie. Un comportamento che ignora la salute dei cittadini, permettendo, per mero interesse, il fai da te nell’uso dei farmaci». Secondo il Movimento, il progetto allo studio sarebbe sempre lo stesso: «concedere la vendita in tutti gli esercizi commerciali di pochi farmaci senza il farmacista in cambio della chiusura delle parafarmacie».
Per gli esponenti di Conasfa, al momento le priorità del settore sarebbero altre: «Sono costituite – conclude la nota – dallo sblocco delle assegnazioni delle sedi farmaceutiche del Concorso Straordinario e dal rinnovo del CCNL per i dipendenti di farmacia privata con il riconoscimento della valenza sanitaria della professione del farmacista».

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