bollini-non-conformiCirca diecimila confezioni di farmaci sono state rinvenute e sequestrate in un deposito in provincia di Avellino ad un ignaro proprietario: le confezioni presentavano infatti dei bollini considerati irregolari. A darne notizia è il quotidiano locale Avellino Today, che fa sapere come il valore dei medicinali sequestrati ammonti a circa 100mila euro: i prodotti sono stati affidati in custodia allo stesso titolare del deposito, noto nell’ambito della distribuzione farmaceutica nazionale, nei confronti del quale non è stata avanzata alcuna ipotesi di reato. «I Carabinieri – ha spiegato il giornale locale – devono accertare ora se la produzione dei bollini identificativi, usciti dalla Zecca dello Stato, sia “difettosa” alla fonte o se i farmaci siano stati immessi sul mercato attraverso canali paralleli». Nelle scorse settimane, un altro sequestro era stato effettuato in una farmacia di Vietri sul Mare: in quel caso le forze dell’ordine avevano rinvenuto 232 confezioni di farmaci con bollini considerati non conformi. Di recente, FarmaciaVirtuale.it ha pubblicato un botta e risposta in materia tra l’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e un’azienda privata, nel quale quest’ultima puntava il dito contro la metodologia utilizzata «che non risponde ai criteri di tracciabilità integrale di sicurezza stabiliti da una legge dello Stato come è l’articolo 40 della Legge 39/02». Un’affermazione alla quale il Poligrafico aveva replicato spiegando che «il frontale filigranato rappresenta il vero “valore” che assicura la rintracciabilità al 100%. Infatti, almeno per i medicinali dispensati dal Ssn, la singola confezione è comunque sempre rintracciabile attraverso il nome del cittadino e del medico, che permette di risalire alla ricetta dove è apposto il frontale. Si precisa inoltre che, allo stato attuale della tecnologia, l’eventuale cancellazione può avvenire solo con fraudolente e drastiche aggressioni che vanno affrontate come tutte le contraffazioni/manomissioni che hanno per oggetto i valori».
Il Poligrafico è intervenuto anche nella questione specifica di Avellino, precisando ulteriormente che «il bollino farmaceutico è prodotto in conformità ai requisiti tecnici previsti dal DM 30 maggio 2014; tutti i parametri sono verificati sia in corso di produzione sia a valle, attraverso approfonditi controlli qualità. Il sospetto riferito da alcuni organi di informazione locali che il Poligrafico possa produrre bollini non a norma è del tutto destituito di fondamento. Si precisa, infatti, che alla luce degli interventi tecnologici operati, dall’aprile del 2016 l’eventuale cancellazione del numero presente sul bollino può avvenire solo con fraudolente e drastiche aggressioni che vanno affrontate come tutte le contraffazioni/manomissioni che hanno ad oggetto le carte valori».

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