
«Contemporaneamente – prosegue il dirigente dell’azienda, che controlla la “Alexander Dr Fleming” – sono state intraprese azioni volte alla razionalizzazione dei costi in risposta alla trasformazione della domanda del mercato del franchising, con l’obiettivo di mitigare l’effetto della riduzione del fatturato sulla marginalità. In particolare, nel semestre abbiamo provveduto ad esternalizzare alcuni fasi interne per rispondere al meglio ai mutamenti di settore e a sfruttare le nuove possibilità di sviluppo internazionali. Sono state avviate nuove trattative i cui effetti saranno visibili nel breve termine; nel corso del 2015 il focus verterà sullo sviluppo di marchi terzi e dei diritti a essi collegati, nonché sulla valorizzazione della divisione Consulting franchising sia in Italia che all’estero».
Nei primi sei mesi dell’anno, il fatturato di WM Capital è stato pari a 0,37 milioni di euro, rispetto ai 2,27 milioni del 30 giugno 2014: una riduzione attribuibile al mancato rinnovo di alcuni contratti e alla terziarizzazione del magazine AZ Franchising. Il margine operativo lordo (Ebitda) è sceso di 0,36 milioni, mentre quello netto (Ebit) ha segnato -0,57 milioni. Il risultato ante-imposte è risultato pari a -0,62 milioni, e quello netto a -0,41 milioni.
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