«La violenza ai danni degli operatori sanitari sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti in tutti i comparti della sanità e si registra con preoccupante frequenza anche nei confronti dei farmacisti mentre esercitano la professione al servizio dei cittadini, sia negli ospedali che sul territorio». È quanto dichiarato da Andrea Mandelli, a margine della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari del 12 marzo 2024. Secondo Mandelli «la difesa dell’incolumità di chi è quotidianamente sul campo per tutelare la salute delle persone è un atto doveroso che richiede un impegno costante e condiviso, e sul quale la Federazione è in prima linea per consentire ai farmacisti di poter svolgere la loro professione nella massima sicurezza possibile».

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I risultati della survey Fofi

In tale direzione, la Fofi aveva dato la possibilità, entro l’8 marzo 2024, di compilare online il questionario sulle aggressioni al personale sanitario e socio-sanitario. Ebbene, i dati diffusi dalla Fofi confermano la «rilevanza del problema». In particolare «il 45% dei 2.276 farmacisti che hanno risposto al questionario ha dichiarato di aver subìto aggressioni nell’ultimo anno, anche ripetutamente. L’89% dei casi di violenza è stato registrato ai danni dei professionisti che svolgono la loro attività sul territorio. Tra gli episodi più frequenti: aggressioni, fisiche e verbali, minacce e un importante numero di reati contro il patrimonio – più di seicento segnalazioni –, spesso accompagnati da condotte violente. Oltre mille episodi hanno riguardato aggressioni di tipo verbale, che si sono ripetute anche più volte nella stessa giornata».

Episodi di violenza verbale

A margine della presentazione dei dati, Mandelli ha spiegato che «la maggior parte delle segnalazioni è riconducibile a episodi di violenza verbale dovuti a intemperanze dei pazienti, per lo più derivanti dalla mancata dispensazione di un farmaco in assenza di ricetta medica o dalla carenza temporanea del medicinale richiesto. A ciò si aggiungono atti di natura criminosa come i furti e le rapine perpetrate ai danni di farmacie e parafarmacie da parte di malviventi che agiscono anche in pieno giorno, mettendo a rischio l’incolumità di tutta la comunità».

Semplificazioni che consentano di ridurre il contenzioso con i pazienti

Alla luce di quanto evidenziato, come ricordato da Mandelli, «la Federazione è al lavoro per contrastare il fenomeno attraverso una serie di semplificazioni che consentano di ridurre il contenzioso con i pazienti. Altro aspetto importante riguarda la prevenzione, incoraggiando la denuncia degli episodi di violenza, necessaria per consentire un attento monitoraggio dei casi e un intervento appropriato a tutela della sicurezza degli operatori. Senza dimenticare il ruolo chiave dell’educazione alla cultura del rispetto contro ogni forma di violenza, che non può in alcun modo riguardare le strutture sanitarie e i professionisti che dedicano la propria vita ad assistere i pazienti». Dunque, il grazie del presidente della Fofi: «Un particolare ringraziamento va alle Forze dell’Ordine che si spendono quotidianamente per la sicurezza di tutti gli operatori sanitari. Sapere di poter contare sulla loro presenza è fondamentale per poter svolgere al meglio la nostra professione al servizio dei cittadini».

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