Il 17 gennaio 2025 l’azienda biotecnologica globale Csl ha fatto sapere dell’approvazione da parte della Commissione europea (Ce) di garadacimab. Si tratta di un trattamento mensile sottocutaneo per la prevenzione degli attacchi di angioedema ereditario (Hae) in pazienti adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età. Garadacimab agisce inibendo il fattore XIIa, proteina plasmatica coinvolta nell’insorgenza degli episodi di Hae. L’approvazione è a conferma dell’impegno pluridecennale di Csl nel fornire soluzioni terapeutiche per la comunità dei pazienti affetti da Hae. Il farmaco sarà disponibile in penna pre-riempita per la somministrazione in autonomia.
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Avanzamento nella gestione dell’angioedema ereditario
Secondo Oliver Schmitt, amministratore delegato, Csl Behring Italia, «garadacimab rappresenta un significativo avanzamento nella gestione dell’angioedema ereditario, offrendo alle persone che vivono con questa condizione potenzialmente letale, un controllo a lungo termine degli attacchi, unitamente a una via di somministrazione semplice e comoda per il paziente». Schmitt ha osservato che «questa nuova opzione terapeutica – anticorpo monoclonale ricombinante – scoperta e sviluppata interamente da Csl, sottolinea il quarantennale impegno nella ricerca e ottimizzazione del trattamento dell’Hae con l’obiettivo di rendere i pazienti liberi dai sintomi della malattia. Un ringraziamento va a tutti colleghi, medici e pazienti che hanno contribuito a raggiungere questo entusiasmante traguardo».
Terapie preventive per l’Hae agiscono a vari livelli della cascata
Markus Magerl, Md, Head of Clinical Trials, Charité University Hospital Berlin, Institute of Allergology, ha evidenziato che «il carico fisico ed emotivo dell’Hae è importante, e la prevalenza effettiva della malattia potrebbe essere più alta di quanto attualmente riscontrato a causa della difficoltà della diagnosi. La natura imprevedibile dell’Hae è uno degli aspetti più scoraggianti per molti pazienti che non sanno mai quando potrebbe verificarsi un attacco. Le attuali terapie preventive per l’Hae agiscono a vari livelli della cascata, ma nessuna la previene a monte come garadacimab».
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