Il 15 marzo 2024 l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato glofitamab, anticorpo bispecifico sviluppato da Roche, per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (Dlbcl, diffuse large B-cell lymphoma) recidivante o refrattario (R/R) dopo due o più linee di terapia sistemica. Come reso noto da Roche «glofitamab è un nuovo tipo di immunoterapia: è l’unico anticorpo monoclonale bispecifico disponibile ad oggi con una configurazione 2:1 che gli permette di avere una regione che lega il CD3 e due regioni che legano il CD20 creando una sinapsi immunologica tra linfocita T e la cellula B tumorale, con conseguente attivazione diretta delle cellule T, rilascio di proteine citotossiche ed eliminazione delle cellule B tumorali».
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Meccanismo di azione e caratteristiche di glofitamab
Roche ha evidenziato che «il suo meccanismo d’azione lo rende particolarmente efficace ed in grado di indurre risposte complete, veloci e durature nei pazienti con linfomi fortemente pretrattati e/o refrattari alle precedenti terapie incluse le Car-T. Inoltre, la sua somministrazione per un periodo di tempo fisso (12 cicli da 21 giorni, pari a circa 8 mesi) consente ai pazienti di sapere quando il trattamento terminerà». Inoltre «le caratteristiche peculiari di glofitamab sono la durata fissa del trattamento oltre al fatto di essere una monoterapia chemio-free e pronta all’uso, a differenza di altre opzioni terapeutiche che necessitano lunghi tempi di preparazione e manipolazione cellulare prima di iniziare il trattamento e ciò è particolarmente importante per i pazienti ad alto rischio di progressione della malattia consentendo loro di beneficiare di un trattamento senza ritardi nell’avvio della terapia».
Risultati dello studio registrativo di fase I/II
Con riferimento all’approvazione della terapia da parte di Aifa, essa «si basa sui risultati dello studio registrativo di fase I/II NP30179. Tale studio, con un follow-up mediano aggiornato di 32.1 mesi, ha dimostrato come glofitamab, somministrato per un massimo di 12 cicli (circa otto mesi) in pazienti con Dbcl recidivante o refrattario (R/R) che avevano ricevuto almeno due precedenti linee di terapia, è in grado di mantenere risposte complete durate nel tempo. Infatti, dopo un tale follow-up mediano a lungo termine, il 55% dei pazienti con una risposta completa (Cr, complete response) era ancora in remissione a 24 mesi. La maggior parte di questi pazienti è rimasta libera da progressione ed era ancora in vita 18 mesi dopo aver completato il trattamento a durata fissa con glofitamab. L’efficacia è mantenuta anche nei pazienti più compromessi che avevano ricevuto in precedenza le Car-T. Glofitamab risulta inoltre ben tollerato. L’evento avverso più comune è stato la sindrome da rilascio citochinico (Crs) ma limitata al ciclo 1 e gestibile. Le discontinuazioni per eventi avversi sono state rare e solo nel 2,8% dei pazienti. Questi dati confermano quindi l’importante ruolo di glofitamab nel trattamento del Dlbcl recidivante o refrattario, mostrando come una terapia a durata definita possa determinare risposte complete durature in pazienti pretrattati anche dopo la fine del trattamento».
«Portare ai pazienti soluzioni terapeutiche innovative»
Federico Pantellini, medical affairs lead di Roche Pharma, ha sottolineato che «il nostro impegno è quello di portare ai pazienti soluzioni terapeutiche innovative che generino risultati con impatto rilevante. Da molti anni Roche sta dedicando un grande focus allo sviluppo di anticorpi bispecifici attivanti i linfociti T e abbiamo raggiunto risultati clinici e organizzativi significativi nel trattamento dei linfomi. Grazie agli importanti dati di efficacia ottenuti dallo studio registrativo, alla sua pronta disponibilità e al regime a durata fissa, crediamo che glofitamab potrà migliorare significativamente i percorsi terapeutici dei pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario».
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