Il 2022 si è concluso con una crescita del numero di esercizi autorizzati alla vendita di farmaci Sop e Otc in Italia, sulla scia dei dati dei primi nove mesi, sebbene inferiore rispetto agli esercizi autorizzati nei periodi precedenti. Nonostante ciò, l’attivazione di nuove farmacie online sembra essersi arrestata nel primo trimestre 2023. Il totale, secondo quanto rilevato da FarmaciaVirtuale.it, sui dati resi disponibili dal ministero della Salute, è pari a 1.436, con 1.089 farmacie e 347 esercizi commerciali. Il saldo attivo del primo trimestre, se confrontato al primo trimestre 2023, è di +9 esercizi che hanno ricevuto autorizzazione a vendere online Sop e Otc. Al 31 dicembre del 2022, invece, i valori erano risultati di 1.427, con 1.090 farmacie e 337 esercizi commerciali, con uno scostamento di +96 esercizi autorizzati rispetto ai dati consuntivi del 2021. Nel solo quarto trimestre 2022, rispetto ai nove mesi precedenti, il settore dell’e-commerce online aveva visto l’autorizzazione di +23 esercizi, ottenendo un decremento dei due terzi rispetto a quelli autorizzati nel solo secondo trimestre (+60) del 2022.

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La distribuzione geografica regionale

Con riferimento alla distribuzione geografica, i dati confermano che le tre regioni nelle quali è ubicata la netta maggioranza degli esercizi autorizzati restano la Campania, Lombardia e Lazio, le quali totalizzano rispettivamente 268 esercizi (201 farmacie e 67 parafarmacie), 189 (134 + 55) e 139 (108 + 31). Al quarto posto è presente invece il Piemonte, con 136 esercizi autorizzati sul proprio territorio (115 + 21), seguito da Emilia Romagna con 113 (83 + 30), Puglia con 97 (70 + 27) e Veneto, con 92 esercizi (76 + 16). Un gradino più in basso nella classifica c’è la Toscana con 88 (68 + 20). Segue la Sicilia con 81 (68 + 13), Calabria con 38 (25 + 13), Marche con 34 (27 + 7), Abruzzo con 33 (25 + 8), Sardegna 30 (21 + 9), Liguria 25 (17 + 8), Umbria 22 (17 + 5). Tutte le altre regioni non raggiungono quota 20. Fanalini di coda provincia di Trento e Valle d’Aosta, rispettivamente con 4 e 2 farmacie autorizzate alla vendita online. Poco più su il Molise con 5 farmacie e 2 parafarmacie. Infine, provincia di Bolzano con 6 farmacie attivate, Friuli-Venezia Giulia con 13 attività (8 + 5) e Basilicata 19 (9 + 10).

Non tutti gli esercizi autorizzati sono attivi

È utile evidenziare che non tutti gli esercizi che chiedono e ottengono l’autorizzazione dalle rispettive regioni o province autonome, nonché dal ministero della Salute, si lanciano attivamente nelle attività di vendita online. Esistono numerosi casi di autorizzazioni che non danno seguito a una reale apertura di siti di vendita online, anche per via dei non indifferenti costi che occorre affrontare per gestire i sistemi. Inoltre, alcune autorizzazioni non riguardano siti presenti su domini di secondo livello (es. www.nomefarmacia.com) ma di terzo livello, anche conosciuto come sottodominio (es. farmacia1.nomesito.com, farmacia2.nomesito.com, etc). Si tratta di portali online che, sebbene non appartengano alla categoria dei marketplace, rendono disponibile la possibilità a farmacie e parafarmacie di poter effettuare vendita online pur non avendo un sito Internet proprietario.

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