vendita farmaci onlineLa vendita online di farmaci senza ricetta è divenuta possibile, come noto, a partire dal 1 luglio 2015. Tuttavia, i titolari che volessero vendere sul web tali medicinali dovranno, di fatto, aspettare. La procedura, infatti, prevede una serie di passaggi: dapprima, il ministero della Salute ha dovuto emanare un decreto ad hoc che indica le modalità per l’avanzamento delle domande di autorizzazione. Contattato da FarmaciaVirtuale.it, l’ufficio stampa dello stesso ministero ha spiegato che «il decreto è pronto e dovrebbe essere stato firmato lo stesso 1 luglio dal responsabile della Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico. A questo punto sta ai farmacisti chiedere le autorizzazioni soddisfacendo i requisiti richiesti».
Tuttavia, da Federfarma fanno sapere che ci vorrà del tempo per completare tutta la procedura. Benché il ministero abbia fatto la sua parte, infatti, «i farmacisti devono dapprima ottenere un’autorizzazione da parte delle Regioni, che devono a loro volta verificare che il titolare abbia effettivamente tutolo a vendere medicinali online. Dopodiché, con questa autorizzazione in mano, sarà possibile depositare il dossier presso il ministero. Quest’ultimo, una volta esaminata la domanda, potrà concedere l’utilizzo del bollino identificativo delle vere farmacie, necessario per distinguere da chi vende in modo abusivo». La vendita a distanza è consentita infatti solo «alle farmacie e parafarmacie che hanno già titolo alla vendita di medicinali», ha spiegato l’Agenzia del Farmaco nel corso del mese di giugno. Le farmacie online «saranno riconoscibili, e quindi distinguibili da quelle illegali, proprio attraverso il “logo comune”, ovvero il bollino di sicurezza condiviso e coerente a livello europeo, rilasciato a cura del ministero della Salute».
Si tratta, perciò, di uno strumento obbligatorio, del quale occorre dotarsi per vendere farmaci su internet. È difficile, pertanto, fare previsioni certe per comprendere quando sarà inaugurato il primo negozio online: appare improbabile che tutte le procedure possano essere completate prima della pausa estiva.

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