«La vendita online dei medicinali potrà essere effettuata a decorrere dal 10 luglio 2015, ovvero da un anno dopo la data di pubblicazione del regolamento di esecuzione». La conferma è arrivata dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, intervenuta recentemente alla Camera per rispondere a un’interrogazione presentata da Maurizio Bernardo di Area Popolare in merito ai tempi per l’adozione della direttiva europea 62/2011 che prevede, tra le altre cose, l’e-commerce di farmaci senza ricetta su siti web autorizzati. Il regolamento di attuazione per la vendita farmaci online, come FarmaciaVirtuale ha già raccontato ai lettori, è stato adottato nel giugno scorso dalla Commissione europea e prevede che farmacie e parafarmacie possano iniziare la vendita online, previo il rilascio di un’autorizzazione, su siti che dovranno riportare un logo comune europeo e avranno un link al portale del ministero della Salute, per arginare i rischi di contraffazioni. «A oggi – ha spiegato Lorenzin –, il ministero ha stipulato un accordo con la Direzione generale sanità e sicurezza alimentare della Commissione europea per l’utilizzo del logo comune personalizzato con la bandiera nazionale».
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Il decreto legislativo 17 del 2014, col quale il governo italiano ha recepito la direttiva europea, prevede un sistema nazionale antifalsificazione gestito dall’Aifa con la partecipazione del ministero della Salute, dell’Istituto superiore di sanità, del Nas, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e di altre autorità istituzionali. «Questo – ha ricordato la ministra – è stato uno dei temi principali: evitare ogni rischio di contraffazione della vendita online. In sintesi, il sistema nazionale antifalsificazione comprende la ricezione e la gestione delle segnalazioni che inducono a ritenere che si tratti di medicinali falsificati e di medicinali con difetti di qualità, i richiami di medicinali a opera delle aziende farmaceutiche o i ritiri di medicinali dal mercato, disposti dall’Aifa presso tutti i soggetti della catena di distribuzione, il ritiro di tali medicinali anche presso i pazienti che li hanno ricevuti. Noi abbiamo voluto applicare alle vendite online le stesse misure di cautela che si hanno ovviamente nella farmacia».
Il ministero della Salute, su proposta dell’Aifa, potrà disporre, con provvedimento motivato, anche in via d’urgenza, la cessazione di pratiche commerciali accertate come illegali e impedire l’accesso ai siti Internet corrispondenti. E non occorre trascurare nemmeno l’aspetto sanzionatorio, visto i rischi per la sicurezza sanitaria collettiva. La normativa prevede infatti sanzioni personali e patrimoniali, con multe salate e anche il carcere, fino a 3 anni. Più in particolare, i titolari di farmacia e parafarmacia che vendano online farmaci soggetti a prescrizione saranno puniti con l’arresto fino a un anno e multa da 2mila a 10mila euro, i soggetti che vendano farmaci online anche se non autorizzati rischieranno da 6 mesi a 2 anni di carcere e sanzioni da 3 a 18mila euro, mentre chi vende online medicinali contraffatti potrà essere condannato a scontare da 1 a 3 anni di carcere e a pagare da 2600 a 15600 euro di multa.
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