«I lotti di Champix (vareniclina) in cui sono stati riscontrati livelli di N-nitroso-vareniclina al di sopra dei livelli di assunzione giornalieri ritenuti accettabili da Pfizer sono stati ritirati. A titolo precauzionale, Pfizer interrompe la distribuzione del medicinale in attesa dei risultati di ulteriori controlli». È quanto si legge in una nota dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), diramata giovedì 15 luglio 2021. Secondo quanto evidenziato dalle autorità «in base ai dati disponibili, non c’è un rischio immediato per i pazienti che assumono il medicinale». Inoltre «mentre le autorità europee continuano a valutare i dati, gli operatori sanitari, a titolo precauzionale, non devono prescrivere Champix a nuovi pazienti».

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Possibili carenze per i pazienti in trattamento

Le autorità governative precisano aggiungono che «il ritiro lotti e l’interruzione della distribuzione determineranno carenze del medicinale Champix» e che «per i pazienti che sono già in trattamento con Champix, potrebbe non essere possibile completare la terapia e gli operatori sanitari potrebbero considerare il passaggio ad altre alternative terapeutiche». Quanto alle alternative disponibili, esse «potranno essere diverse nei vari paesi, ma potrebbero includere il trattamento sostitutivo con nicotina (NRT – Nicotine Replacement Therapy) e buproprione».

Riduzione graduale del dosaggio

In tale direzione «gli operatori sanitari devono inoltre tenere conto della possibile necessità di ridurre gradualmente il dosaggio, come riportato nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp). Nel dettaglio «Alla fine del trattamento, l’interruzione di Champix è stata associata ad un aumento di irritabilità, desiderio compulsivo di fumare, depressione e/o insonnia fino al 3% dei pazienti». In ultimo, «gli operatori sanitari devono informare i pazienti in trattamento di non interrompere l’assunzione di Champix senza consultarli, e di contattare il proprio medico prescrittore per ogni dubbio o chiarimento, se necessario».

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