«L’esito delle prime analisi effettuate sui vaccini antinfluenzali, appartenenti ai lotti recentemente oggetto di divieto di utilizzo da parte dell’Aifa, è stato completamente negativo». Parola dell’Agenzia italiana del farmaco e dell’Istituto superiore di sanità, che ieri hanno diffuso una nota congiunta. «I risultati dei test confermano la sicurezza del vaccino antinfluenzale, escludono la presenza di endotossine e hanno mostrato che nei lotti risulta conforme l’aspetto e il contenuto in antigene del vaccino del virus dell’influenza», scrivono i due enti, secondo i quali l’incremento delle segnalazioni, giunte a una ventina su 8 lotti diversi, «è pertanto da attribuire alla maggiore sensibilità mostrata da parte degli operatori sanitari e della popolazione generale al fenomeno a causa della mediaticità degli eventi di questi ultimi giorni». L’Aifa e l’Iss invitano quindi, in particolare i soggetti a rischio, a sottoporsi alla vaccinazione per evitare le complicanze di questa malattia che ogni anno causano circa 8 mila decessi nel nostro Paese, soprattutto nella fascia di popolazione sopra i 65 anni. La notizia dell’esito dei test era stata anticipata in giornata dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio europeo Salute. Lorenzin ha annunciato che il governo presenterà in Senato un emendamento alla legge di stabilità per favorire uno scambio «tempestivo e dettagliato» dei dati e delle informazioni sui vaccini antinfluenzali. La ministra ha infatti sottolineato che «in Italia ci sono delle criticità che vanno risolte», lanciando una stoccata alle Regioni per i tempi lunghi con cui alcune hanno trasmesso le informazioni all’Agenzia del farmaco, anche dopo dieci e quindici giorni, per questo l’emendamento del governo prevederà «un tempo certo di 24-48 ore per i medici e gli altri operatori sanitari, l’obbligo di comunicazione di informazioni dettagliate e complete così da permettere all’Aifa interventi tempestivi, e sanzioni dissuasive» per chi non rispetta l’iter. La vicenda è assurta alle cronache dopo una nota dell’Associazione del farmaco che comunicava il divieto precauzionale di utilizzo per due lotti, il 142701 e 143301, del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis in seguito alle segnalazioni di quattro «eventi avversi» verificatisi in concomitanza con la somministrazione, e in particolare dopo il decesso di tre persone. I lotti, come precisato da Federfarma, non erano distribuiti attraverso le farmacie territoriali ma solo in strutture sanitarie e ambulatori, e solo in Italia, come ha sottolineato la Novartis, che ha confermato gli standard produttivi e qualitativi delle 500 mila dosi ritirate dall’Aifa, il superamento di tutti i controlli di sicurezza e l’assenza di contaminazione. Intanto, una buona notizia è arrivata anche dal Piemonte: la morte del paziente sessantottenne di Barge, in provincia di Cuneo, avvenuta venerdì scorso e per la quale era stato sospettato il vaccino antinfluenzale Agrippal somministrato il giorno precedente, non è attribuibile alla vaccinazione. Lo ha stabilito l’autopsia, che ha rivelato che il decesso è stato causato dalla rottura dell’aorta ascendente. Su alcuni degli altri casi si pronuncerà anche l’autorità giudiziaria, che ha aperto delle inchieste sulle morti sospette, nonché si attende un giudizio definito dal punto di vista sanitario sulla rimessa in circolazione o meno dei lotti bloccati.
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