Tanti gli esperti presenti all’incontro “Prevenzione: la sfida delle vaccinazioni”, il 22 ottobre 2023 al Centro Studi Americani di Roma, coordinato dalla Senatrice Beatrice Lorenzin. L’evento ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, Florence Baron-Papillon, presidente Vaccines Europe, Marco Cossolo, presidente Federfarma, Roberto Ieraci, ricercatore associato Cnr, strategie vaccinali regione Lazio, e Silvestro Scotti, Segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale.
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Azione di tutela della salute di tutti. Tra i primi intervenuti Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, che ha parlato dell’importanza della vaccinazione per gli operatori sanitari, ma anche di nuove proposte in tema di tutela della salute pubblica. Secondo Vaia «il tasso di vaccinazione dei fragili non supera il 30%. Come direzione della Prevenzione del ministero della Salute, con le società scientifiche di Igiene e malattie infettive, attiveremo una conferenza di lavoro per individuare linee guida univoche per trasferire indicazioni chiare alla politica. È arrivato il momento di ascoltare di più il Ministero e la comunità scientifica: uno degli insegnamenti del periodo pandemico riguarda la centralità della sanità pubblica, e proprio gli operatori di sanità pubblica, come gli igienisti, dovrebbero più protagonisti della nuova capacità di riprogrammare, a partire dalla vaccinazione, ossia un’azione di tutela della salute di tutti». Vaia ha proposto di riaprire gli hub vaccinali: «Se il vaccino è uno strumento strategico, l’hub è un luogo privilegiato per informare e somministrarlo».
Formazione, informazione e comunicazione anche sui giovani. Sul tema dell’informazione e della cultura che si è espressa Roberta Siliquini, presidente della Società italiana d’igiene, medicina preventiva e sanità pubblica. Secondo Siliquini «il Piano nazionale vaccinale approvato in agosto dalla conferenza Stato-Regione si apre a due importanti novità: una straordinaria attenzione alle persone fragili e la necessità di comunicare l’atto vaccinale come un valore per l’individuo e la comunità. Dobbiamo promuovere formazione, informazione e comunicazione anche sui giovani, su cui registriamo dei tassi di copertura vaccinali bassi, sotto il 30%. Nel caso dell’infezione da Hpv – per cui è disponibile il vaccino – abbiamo riscontrato esserci scarsa consapevolezza da parte dei genitori, ma non solo. Sono 6mila i casi di tumori causati dal papilloma. Dobbiamo sviluppare campagne di comunicazione nazionali e azioni di informazione preventiva nelle scuole».
Chiamate dirette alla popolazione che deve vaccinarsi. Carlo Signorelli, presidente National immunization techincal advisory group, ha posto l’accento sul calo delle coperture vaccinali, sia in riferimento ai fragili sia ai giovani adulti. Per il dirigente «nel piano approvato in agosto ci poniamo in continuità con quanto fatto in precedenza, ma con l’esperienza e gli insegnamenti del Covid. La sensazione è che ci sia dell’esitazione vaccinale, fenomeno preoccupante e che dobbiamo arginare, lavorando anche sulle criticità esistenti come la mancanza di personale preposto alla vaccinazione, così come sulla privacy. Abbiamo la necessità di essere proattivi, con chiamate dirette alla popolazione che deve vaccinarsi. Si apre una fase in salita e di rimonta».
Sfida che va vinta sul piano dell’organizzazione e della comunicazione capillare. Beatrice Lorenzin, coordinatrice dell’Health & science bridge che ha promosso l’evento, ha spiegato che «purtroppo l’attenzione ai vaccini è diminuita, specialmente per gli over 65, per cui sarebbe fondamentale l’aderenza ai vaccini anti-influenzali, per l’herpes zoster e anti-pneumococco. Anche sul fronte covid, per cui le persone fragili come gli immunodepressi dovrebbero sottoporsi al richiamo ogni 4-6 mesi, c’è scarsa adesione. È una sfida che va vinta sul piano dell’organizzazione e della comunicazione capillare e su tutti i livelli possibili».
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