«La Regione ci ha fatto capire che non ci saranno ulteriori forniture per le farmacie salvo – a fine campagna – le eventuali dosi non utilizzate per le fasce a rischio, ovvero quando oramai sarà tardi per effettuare il vaccino». È il commento di Franco Gariboldi Muschietti, presidente di Farmacieunite, a margine di un incontro con le autorità venete, sul tema della distribuzione dei vaccini antinfluenzali in farmacia. Secondo quanto fa sapere il sindacato territoriale, «la Regione ha proposto alle farmacie venete, per una eventuale dispensazione ai cittadini delle “20 dosi”, lo stesso compenso della Regione Lazio, ovvero 3,24 euro a dose dispensata, ma, vista l’eccessiva operatività di cui verrebbe gravata la farmacia tra piattaforme, fatture elettroniche e quant’altro, i cui costi supererebbero di gran lunga il compenso proposto, FarmacieUnite ha ritenuto di proporre di distribuire gratuitamente i famosi 20 vaccini, come servizio sociale ai cittadini».

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Muschietti: «Farmacie sature da eccessiva burocratizzazione»

Muschietti ritiene che «le farmacie siano ormai sature dell’eccessiva burocratizzazione senza un adeguato riconoscimento e, sebbene sia stato criticato per la mia posizione che potrebbe apparire antisindacale (ma solo ai superficiali), ritengo che le farmacie non debbano più essere svilite come si sta tentando di fare per poi accorgersi del loro valore solo quando serve. Quella della campagna vaccinale era un’ottima occasione – per la parte pubblica – per riconoscere il valore delle farmacie, sempre pronte a collaborare ma non più a senso unico».

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