Anche le farmacie calabresi daranno la possibilità di vaccinare in sicurezza su tutto il territorio regionale. A farlo sapere è Federfarma Calabria, il cui presidente Vincenzo Defilippo ha ricordato che «le farmacie che hanno dato adesione al progetto sono circa 400 dislocate in tutte le province». Ciò dopo l’avvenuta formazione obbligatoria prevista degli enti e dagli organi nazionali. «È stata data esecuzione – spiega Defilippo – dell’ultimo passaggio del Protocollo d’intesa firmato ad aprile 2021 per la vaccinazione in farmacia nell’ambito sperimentale della farmacia dei servizi. Un passaggio importante per i cittadini calabresi che potranno scegliere anche di vaccinarsi nella propria farmacia di fiducia». Come è noto, infatti, in Calabria – come su tutta la Penisola – «le farmacie costituiscono da sempre un punto di riferimento, soprattutto nei piccoli paesi lontani dai grandi centri urbani. Con questo nuovo progetto si compie un ulteriore e importante passo verso l’attuazione di quella Farmacia dei servizi su cui Federfarma sta investendo tante energie da anni e che trovano grande accoglimento tra i cittadini».

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Le modalità operative

In merito alle modalità operative Alfonso Misasi, presidente di Federfarma Calabria, evidenzia che «si prenoterà direttamente in farmacia, portando con sè la tessera sanitaria. Per ora il vaccino che verrà inoculato sarà il vaccino Janseen, monodose, che, in linea con le indicazioni del Ministero e di Aifa, verrà riservato alle persone di età superiore ai 60 anni non fragili un target d’età che si è visto essere ancora molto scoperto. La finalità è ovviamente coprire il più possibile e più velocemente la popolazione in modo da raggiungere l’immunità della comunità anche dalle possibili varianti. Si tratta di una nuova, importantissima fase della nostra campagna vaccinale. Ciò rappresenta – prosegue Misasi – anche un’altra concreta attuazione della nostra volontà di portare il vaccino alle persone nella maniera più capillare possibile». Per giungere a tale obiettivo il dirigente racconta gli sforzi necessari: «Adeguare al sistema vaccinale regionale le farmacie della Calabria – conclude Misasi – è stato un impegnativo lavoro di coordinamento: abbiamo dovuto mettere a punto un insieme di circa 400 PVT (punti vaccinali triage), con capacità dimensionali ridotte e differenti, predisporre con estrema attenzione il sistema di prenotazione delle dosi per ciascuna farmacia adeguato alla singola capacità di vaccinazione e quello di consegna dall’azienda al distributore e poi alla farmacia».

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