«Il consumo di eparine a basso peso molecolare a livello territoriale, farmaci di prima linea per la terapia anti Covid-19, è aumentato di oltre il 19% in quasi tutte le regioni italiane nel trimestre ottobre-dicembre 2020 rispetto al medesimo trimestre del 2019» e «sebbene AIFA non ne abbia mai approvato l’uso per Covid-19, l’azitromicina continua a registrare aumenti notevoli sia a livello territoriale che ospedaliero, in particolar modo in Campania (+250%) e Lazio (+300%)». È in sintesi il sunto del «Monitoraggio sull’uso dei farmaci durante l’epidemia Covid-19» pubblicato a cura dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), pubblicato lunedì 15 marzo 2021, su dati riferiti al primo bimestre 2021.

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Il quadro in ambito ospedaliero

«Nonostante la grande pressione a carico delle strutture ospedaliere – si legge nell’analisi -, gli acquisti ospedalieri di farmaci oncologici e immunoppressori nel 2020 risultano stabili rispetto all’anno precedente in tutte le regioni, anche in quelle maggiormente gravate dall’emergenza». In merito all’uso di farmaci non specifici, sempre in ambito ospedaliero, l’Aifa evidenzia «rispetto al 2019 un aumento generalizzato degli stimolanti cardiaci iniettivi utilizzati nelle terapie intensive e subintensive (+127%). In particolar modo, i primi due mesi del 2021 hanno fatto registrare un incremento superiore rispetto al 2020 per le regioni Molise, Basilicata, Piemonte ed Emilia Romagna». Un cenno anche al consumo di ansiolitici, secondo cui «nel 2020 si è registrato un aumento di farmaci ansiolitici (+12%) soprattutto nelle regioni del centro, Marche (+68%) ed Umbria (+73%). In generale la cosiddetta fase 2 dell’epidemia ha visto aumentare l’acquisto di ansiolitici in misura maggiore rispetto all’incremento già osservato durante la prima fase».

Gli andamenti dei farmaci erogati nel 2020

Con riferimento gli andamenti degli farmaci erogati nel 2020, l’Aifa aveva registrato «crescita negli acquisti di azitromicina sebbene Aifa non ne abbia approvato l’uso per Covid-19». Mentre «tra i farmaci non specifici per il Covid-19 – aveva fatto sapere l’Aifa -, si evidenzia in ambito ospedaliero rispetto al 2019 un aumento di anestetici generali e stimolanti cardiaci iniettivi (entrambi utilizzati nelle terapie intensive e subintensive)». In controtendenza «gli acquisti ospedalieri di farmaci oncologici endovena nel 2019 si sono ridotti e sono stati in parte compensati dalla crescita dei farmaci sottocutanei e orali». Nelle farmacie territoriali, invece, «tra i farmaci acquistati è aumentato rispetto al 2019 il consumo di ansiolitici, mentre si è ridotto quello dei Fans» e «i farmaci per la disfunzione erettile e i contraccettivi di emergenza hanno mostrato una riduzione significativa d’uso nel periodo del lockdown (marzo/maggio 2020)».

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