L’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti (Enpaf) ha diramato una nota agli iscritti contenente diverse novità che interessano sia i farmacisti titolari ma anche i collaboratori, i pensionati e gli specializzandi. In tale direzione, il Consiglio di amministrazione dell’Ente, a partire dal primo giugno 2022, ha riattivato un fondo di 200mila euro da utilizzare per il contributo di assistenza per il sostegno all’occupazione. Lo stesso Enpaf ha fatto sapere che «beneficiari del contributo sono i farmacisti titolari di farmacia, o di parafarmacia, nella forma dell’impresa individuale e le società di gestione di farmacie private, o di parafarmacie – con maggioranza delle quote di partecipazione di farmacisti iscritti all’Enpaf – che assumano a tempo indeterminato un farmacista di età non superiore a trent’anni o di età pari o superiore a cinquant’anni, se disoccupato da almeno sei mesi». Nel dettaglio «il contributo riguarda tutti i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato – sia nuove assunzioni sia trasformazioni di precedenti rapporti a termine – stipulati successivamente al 1° gennaio 2019». Inoltre «il contributo è riconosciuto ai rapporti di lavoro con anzianità minima di otto mesi e per una durata massima di trentasei, purché continuativi».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Indennità Enpaf una tantum a pensionati e liberi professionisti

Con riferimento ai pensionati e liberi professionisti, l’Enpaf ha ricordato che «il Decreto-legge n. 50/2022, c.d. “Decreto aiuti”, ha previsto l’erogazione di un’indennità “una tantum” pari ad almeno 200 euro in favore di lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi e liberi professionisti». Tra i beneficiari del contributo rientrano i pensionati Enpaf e i liberi professionisti iscritti all’Ente. Alla luce di tale provvedimento «per quanto riguarda i pensionati, l’indennità una tantum pari a 200 euro viene riconosciuta ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici con reddito personale complessivo nel 2021 non superiore a 35.000 euro lordi annui. Qualora il pensionato sia titolare esclusivamente di trattamenti non erogati dall’INPS, il Casellario centrale dei pensionati individuerà l’Ente previdenziale incaricato dell’erogazione dell’indennità. Per liquidare il contributo a favore degli aventi diritto, quindi, l’Enpaf dovrà attendere la comunicazione del Casellario centrale. Per quanto riguarda i titolari di pensione in totalizzazione e in cumulo, l’indennità viene versata direttamente dall’INPS, in quanto Istituto erogatore della pensione. Il bonus viene erogato una sola volta anche se l’avente diritto è titolare di più pensioni».

Destinatari dell’indennità Enpaf

In tal senso «tra i destinatari dell’indennità rientrano i liberi professionisti iscritti agli Enti di previdenza e, dunque, anche gli iscritti all’Enpaf. Il decreto-legge non stabilisce l’importo che dovrà essere corrisposto: viene demandato al Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze l’adozione di un decreto in cui vengano definiti criteri e modalità per la concessione dell’indennità, requisiti e modalità di accesso, nonché la quota del limite di spesa da destinare agli Enti previdenziali. Il decreto interministeriale deve essere adottato entro il 17 giugno 2022. Successivamente all’adozione del decreto interministeriale, l’Enpaf provvederà all’erogazione dell’indennità, secondo le disposizioni indicate nel decreto e su apposita istanza dell’interessato».

Contributo Enpaf ai farmacisti iscritti alle scuole di specializzazione

Infine, il contributo dell’Enpaf destinato ai farmacisti iscritti alle scuole di specializzazione. L’Ente ha ricordato che «il 24 maggio 2022 il Consiglio di amministrazione dell’Enpaf ha approvato la disciplina relativa agli interventi in favore dei farmacisti iscritti ad una scuola di specializzazione del settore farmaceutico, destinando all’iniziativa uno stanziamento pari a 50mila euro». Possono accedere al contributo i farmacisti iscritti all’Enpaf che abbiano frequentato un corso di specializzazione del settore farmaceutico o equipollente in costanza di iscrizione all’Enpaf per l’intero anno accademico per il quale viene richiesto il contributo. Il contributo, erogato in unica soluzione, è reiterabile per tutta la durata del corso e l’importo, da 3.000 a 7.000 euro, è stato modulato in base alla fascia ISEE di appartenenza. La domanda deve essere presentata tramite posta elettronica certificata entro il 30 settembre dell’anno successivo al conseguimento del titolo (esame di profitto o diploma) relativo all’anno accademico per cui si richiede il beneficio.

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.