In una circolare Federfarma pubblicata il 13 novembre 2023, relativa al corretto smaltimento del tramadolo a uso parenterale, il sindacato territoriale ha ricordato che «il Dm Salute 29 luglio 2022 ha inserito il tramadolo a uso parenterale nella Tabella dei medicinali stupefacenti sezione A e il tramadolo a uso diverso da quello parenterale nella Tabella dei medicinali stupefacenti sezione D». Secondo quanto si legge nella nota, «lo smaltimento del tramadolo a uso parenterale deve seguire la nota procedura prevista per gli stupefacenti soggetti a registrazione sul registro di entrata e uscita».

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I passi con i quali effettuare lo smaltimento. Come riferito da Federfarma, «premesso che gli stupefacenti soggetti a registrazione anche dopo la loro scadenza devono essere mantenuti in carico sul registro di entrata e uscita, conservati (quelli della sezione A in armadio chiuso a chiave) separatamente dagli altri stupefacenti vendibili, evidenziati come medicinali invendibili, la Asl deve 1) redigere, con il farmacista, il verbale di constatazione, 2) sigillare in un contenitore, con contrassegni d’ufficio, i prodotti da distruggere, 3) affidare il contenitore sigillato al farmacista; il farmacista potrà, concordandolo con la Asl, optare per la termodistruzione tramite Asl stessa ovvero tramite azienda autorizzata».

Le regole per il tramadolo a uso diverso dal parenterale. All’atto del ritiro dei medicinali il farmacista deve ricevere (dalla Asl o dall’azienda autorizzata) un documento di presa in carico con il quale può scaricare detti medicinali dal registro. Il documento di presa incarico può essere costituito dal formulario di identificazione dei medicinali con allegato il verbale di affidamento e custodia rilasciato dalla Asl. La Asl – ovvero l’azienda autorizzata – concorda la termodistruzione con le Forze di Polizia, la quale provvede alla relativa verbalizzazione. Il farmacista annota gli estremi del verbale sul registro stupefacenti quale giustificativo finale dell’uscita e ne invia una copia alla Asl. Ciò non è necessario quando la distruzione è effettuata dalla stessa Asl. Federfarma ha poi ricordato che «il tramadolo a uso diverso da quello parenterale, non essendo soggetto ad obbligo di registrazione, non segue la procedura sopra riepilogata e può essere avviato dalla farmacia a termodistruzione, trattato come rifiuto sanitario».

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