Ha avuto il via libera il protocollo del tirocinio pratico-valutativo (Tpv) nel nuovo corso di laurea abilitante in Farmacia e Farmacia industriale (Lm-13), predisposto dalla Fofi, in collaborazione con la Conferenza dei rettori delle università italiane, sentiti il Consiglio universitario nazionale e la Conferenza delle scienze del farmaco. Come riferito dalla Fofi, il protocollo «specifica e integra gli ambiti dei contenuti minimi ineludibili relativi alle attività tecnico-professionali e pratico-operative del Tpv». Inoltre «definisce le modalità di attivazione, di svolgimento e di valutazione del Tpv, cui deve fare riferimento la specifica convenzione stipulata da Ateneo e da Ordine professionale dei farmacisti» e «sostituisce convenzioni/regolamenti sinora esistenti e sottoscritti dagli Atenei e dagli Ordini provinciali».

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Partecipazione assistita e verificata dello studente alle attività della farmacia. Il documento siglato contiene un totale di 16 articoli. Come riferito dalla Fofi, «il Tpv costituisce parte integrante della formazione universitaria e, in coerenza con le finalità del tirocinio stesso, si svolge attraverso la partecipazione assistita e verificata dello studente alle attività della farmacia ospitante in coerenza con gli ambiti dei contenuti specificati dal Protocollo che definisce altresì le modalità di attivazione, di svolgimento e di valutazione del tirocinio».

Diario del tirocinante: caratteristiche e peculiarità. Nel lavoro sono contenuti dettagli sul Diario del tirocinante, in particolare «documento ufficiale e strettamente personale predisposto attraverso un software informatico validato dalla Fofi d’intesa con la Crui (o in caso di impossibilità di accesso all’applicativo, in formato cartaceo predisposto dall’Ordine purché conforme a quello digitale validato dalla Fofi d’intesa con la Crui), al fine di attestare il corretto svolgimento del Tpv in farmacia». Il Diario «verrà messo a disposizione dalla Federazione compatibilmente con le tempistiche necessarie per l’adeguamento della piattaforma alle nuove modalità operative e contenuti didattici previsti dal suddetto Protocollo».

I rapporti tra farmacie e Ordini dei farmacisti. Quanto ai rapporti con le farmacie, essi «sono regolati da convenzioni stipulate tra l’Ordine e il titolare o l’Azienda sanitaria locale o ospedaliera». La Fofi ha sottolineato che «è compito di ogni Ordine territorialmente competente aggiornare costantemente l’elenco delle farmacie della provincia aderenti ad accogliere tirocinanti e curarne la diffusione mediante pubblicazione sul proprio sito cui, oltre agli studenti, anche gli uffici competenti delle Università faranno riferimento». Inoltre «l’Ordine competente riceve dalle farmacie interessate l’atto di adesione, sottoscritto dal direttore della farmacia». Dunque «l’atto di adesione al protocollo è sottoposto a valutazione del Consiglio dell’Ordine che, constatata l’organizzazione della farmacia e l’assenza di impedimenti, anche di tipo deontologico, include la farmacia nell’apposito elenco delle farmacie aderenti». Infine «la farmacia ospitante ovvero farmacia di comunità e/o farmacia ospedaliera scelta dal tirocinante deve aver aderito al protocollo sul Tpv allegato alla convenzione in essere tra Ateneo e Ordine dei farmacisti (o Federazioni/Consulte regionali) ed essere inserita nell’elenco pubblicato sul sito dell’Ordine delle farmacie aderenti». Si rimanda al Protocollo pubblicato sul portale fofi.it o nella sezione “Documenti allegati”.

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