Si è svolto lunedì 23 settembre 2024 l’evento finale che ha visto Teva Italia premiare i cinque vincitori degli Humanizing Health Awards edizione 2024. Con questo programma Teva riconosce il valore di enti e associazioni senza scopo di lucro che, giorno dopo giorno, azione dopo azione, migliorano il percorso di cura delle persone affette, a qualunque età, da gravi patologie. Attraverso un approccio basato su empatia, umanità, compassione, dignità. Un criterio che accomuna queste realtà e considera, a specchio, le implicazioni relazionali, psicologiche ed emotive che gravano sul paziente e sulla sua famiglia durante la malattia. Il lavoro delle associazioni vincitrici – scelte tra 60 candidature con attento processo di selezione attuato dagli stessi dipendenti dell’azienda farmaceutica leader nel mercato – è in linea con la mission di Teva. «Il nostro impegno non si ferma alla produzione di farmaci innovativi, accessibili e d’alta qualità – ha dichiarato l’amministratore delegato di Teva Italia, Umberto Combierati –. In Teva siamo consapevoli che la cura dei pazienti richieda un approccio integrato, che tenga conto del benessere emotivo, psicologico e relazionale». Per identificare i vincitori, Teva ha valutato l’originalità, l’efficacia e l’impatto che caratterizzano i progetti proposti. Le donazioni, del valore ognuna di 10mila euro, sono state conferite ad Associazione Clinicamente, Comitato Maria Letizia Verga Odv, Wamba e Athena Ets, Soleterre Ets e Un Respiro Nel Futuro Aps, per le loro iniziative di grande valore e solidarietà.

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I progetti premiati nell’edizione 2024

Il progetto, partito nel 2018, «Psicologo in Hospital Kids» di Associazione Clinicamente (fondata nel 2014 dalla dott.ssa Elisabetta Ciaccia, psicologa psicoterapeuta, e accreditata con l’Irccs Fondazione Ca Granda Policlinico di Milano) nasce dalla constatazione di come sia importante e necessaria la presenza dello psicologo in pediatria. L’Associazione è presente in Clinica pediatrica De Marchi, con un’équipe di psicologi-psicoterapeuti, per offrire sostegno a genitori, famiglie, operatori sanitari. «I Ragazzi del Verga» è il progetto del Comitato Maria Letizia Verga Odv, rivolto a pazienti tra i 13 e i 20 anni affetti da malattie onco-ematologiche e in cura al Centro Maria Letizia Verga di Monza: diverse le attività individuali e di gruppo (in presenza e da remoto) all’insegna della condivisione e del confronto, proposte per rispondere ai bisogni dei ragazzi durante le terapie e i lunghi periodi di ricovero. «La Valigia di Nemo» è il progetto (attivo in diverse città d’Italia) promosso da Wamba e Athena Ets (Wamba significa diffusione di energia), con l’obiettivo di formare 3mila persone (1000 pazienti e 2mila caregiver), dando competenze professionali per affrontare al proprio domicilio malattie neuromuscolari quali Sla, Sma e distrofie, patologie degenerative altamente invalidanti e multi-sistemiche, tali da richiedere un approccio multi-disciplinare. Le aree di intervento sono: movimento, respirazione, cura del sé, nutrizione e comunicazione. «Cura è amore» è invece il progetto ideato da Soleterre Ets che sostiene i giovani malati oncologici di Taranto e i loro caregiver, con percorsi di supporto psico-oncologico: la presa in carico di bambini e adolescenti malati di tumore è multi-disciplinare e aiuta le famiglie a orientarsi attraverso un servizio di assistenza sociale.

Le novità dell’edizione 2024

Novità dell’edizione 2024, la quinta, è stata l’istituzione del Premio dedicato al supporto della figura del Caregiver familiare, spesso il vero pilastro dell’assistenza domiciliare, conferito a Un respiro nel futuro Aps, che ha presentato il miglior progetto destinato ai caregiver, «Sosteniamo i Bambini Speciali», volto a supportare i bambini con malattie genetiche e croniche gravemente invalidanti e le loro famiglie. Il progetto eroga un servizio di sostegno domiciliare gestito da volontari formati per dare un aiuto mirato nella gestione della quotidianità a famiglie con un minore gravemente disabile. Elevando il più possibile la qualità di vita di tutto il sistema-famiglia.

L’importante ruolo del caregiver

«Abbiamo deciso di sottolineare ed enfatizzare l’importante ruolo del caregiver, riconoscerne la figura, introducendo questo nuovo Premio, perché sappiamo quanto una presenza possa fare la differenza in un percorso di riabilitazione, dove il farmaco è un elemento importante ma il supporto dato al paziente lo è altrettanto» ha evidenziato Combierati. A rimarcare la funzione del caregiver è stata anche Giordana Cortinovis, Marketing & Communication Director di Teva Italia, rammentando come questa figura sia spesso sottovalutata, motivo per cui è stato introdotto il 5° Premio dedicato ai progetti focalizzati sul supporto ai caregiver. «La nostra missione è aiutare le persone a sentirsi meglio. La salute del paziente spesso dipende dalla salute del caregiver – ha affermato Cortinovis –. Si tratta di una figura assolutamente centrale in Italia, ancora poco riconosciuta dal punto di vista istituzionale e dei supporti. Noi ci stiamo impegnando con questo Premio e abbiamo anche firmato la Carta dei diritti del caregiver presentata alla Camera dei Deputati, poiché siamo convinti che ci sia molto da fare in questo senso, a partire dai genitori dei pazienti pediatrici. Ma non dimentichiamo la generazione che ha genitori anziani lontani e figli piccoli, impegnata nel far fronte contemporaneamente a tutte le attività quotidiane e con un ruolo difficile, che va riconosciuto».

Favorire la piena partecipazione alla vita

Parole di vicinanza sono giunte dal ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, che attraverso un comunicato ha sottolineato l’importanza di occasioni come questa, perché permettono di «fare il punto sulle azioni che tutti insieme dobbiamo continuare a mettere in campo, ricordando sempre che la persona non può e non deve essere identificata con la sua malattia e che abbiamo il dovere di favorire la piena partecipazione alla vita quotidiana, sociale, civile e politica di ciascuno». L’implicito richiamo all’art. 3 della Costituzione è il preludio al riferimento che il ministro ha fatto in relazione alla riforma sulla disabilità che andrà a segnare il passaggio dall’assistenzialismo alla valorizzazione della persona. «Il cuore della riforma è il Progetto di vita, strumento sostenuto dal budget di progetto che garantisce una presa in carico completa e integrata della persona con disabilità» ha scritto il ministro, che ha lodato l’iniziativa di Teva per l’attenzione al tema cruciale del caregiver familiare. Altre parole di ringraziamento sono giunte da Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, che ha ricordato la collaborazione tra queste associazioni e le farmacie sul territorio, le quali «operano quotidianamente per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini».

La strategia Esg di Teva

Il programma Humanizing Health Awards – 21 i progetti premiati nel corso di questi cinque anni per un totale di 210mila euro – si inserisce all’interno dell’ampia strategia ambientale, sociale e di governance Esg sviluppata da Teva, nel contesto della quale uno degli obiettivi è elaborare iniziative a supporto delle comunità locali. Le storie raccontante durante gli Humanizing Health Awards di Teva Italia arrivano dirette e senza filtri, partendo dall’esperienza personale con suo figlio, e ricordando anche le «famiglie che si sfasciano a seguito della malattia di un figlio», la dott.ssa Ciaccia ha messo in luce la necessità e l’importanza di sostenere coloro che sono vicini ai malati – attraverso gli adeguati supporti messi a terra dai diversi progetti – e di renderli liberi di esprimere le emozioni anche più nascoste, «senza sentirsi giudicati».

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