La Società italiana di farmacologia (Sif) ha manifestato giudizio positivo dopo l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello schema di disegno di legge delega finalizzato alla creazione di un Testo unico della legislazione farmaceutica. L’organismo scientifico ha riconosciuto la necessità di un intervento organico di revisione e razionalizzazione dell’intero corpus normativo che regola il settore. Secondo Armando Genazzani, presidente della sigla, «è fondamentale avere una semplificazione normativa, anche per rafforzare l’accessibilità e l’appropriatezza dei farmaci. Il diavolo, però, è nei dettagli, e quindi non si può sbagliare». La Sif si è detta «a disposizione per collaborare con le istituzioni e gli stakeholder coinvolti, in qualunque Tavolo tecnico in cui possa rendersi utile per l’implementazione del Testo unico».

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Decreti legislativi per il riordino del settore farmaceutico

Il disegno di legge delega conferisce al Governo il mandato di adottare, entro il dicembre 2026, uno o più decreti legislativi per il riordino del settore farmaceutico. I principi generali indicati nel testo puntano a migliorare l’accesso al farmaco, ottimizzare la prestazione dei servizi sanitari, rafforzare la rete assistenziale e implementare il controllo della spesa. Un focus specifico è riservato al potenziamento dei sistemi informativi, come il Fascicolo sanitario elettronico, e alla digitalizzazione dei processi. In coerenza con le linee del Pnrr, la riforma intende valorizzare il ruolo delle farmacie come presidi sanitari di prossimità, favorendone l’integrazione nella rete territoriale e promuovendo servizi come televisita e telemonitoraggio, nel rispetto della pianificazione territoriale e della sostenibilità economica.

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