Anche la Regione Campania potrebbe a breve concedere la possibilità ai cittadini di effettuare test rapidi in farmacia. È stata infatti predisposta la bozza del protocollo d’intesa fra Regione, Federfarma Campania e Assofarm – a cui manca il protocollo e dunque l’ufficialità -, ai fini dell’effettuazione dei test antigenici rapidi di screening per l’infezione da virus Sars-CoV-2 nelle farmacie territoriali. Il documento fissa le linee guida per gli screening nel contesto di «consolidamento della Farmacia dei servizi». La partecipazione delle farmacie è da definirsi «volontaria». A riguardo, le stesse dovranno dare comunicazione d’inizio degli screening con una email all’Unità di crisi regionale indicando le generalità dell’esercizio.
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Le regole strutturali per praticare i test
Fissate anche le regole per le modalità di effettuazione dei test antigenici e l’identificazione degli spazi idonei. Oltre ai locali interni, nella misura di una sola persona per volta accolta in spazi fino a 40 metri quadrati, le farmacie potranno effettuare i test «in ambiente esterno e adiacente alla farmacia, anche su suolo pubblico, con modalità di esecuzione che garantiscano gli indispensabili parametri di sicurezza per l’utenza». Fra gli spazi individuati sono inclusi: gazebo, camper, tende da campo, e locali non distanti più di 200 metri dalla farmacia. È possibile anche svolgere inoltre il servizio di test al domicilio del cittadino. L’operatore sanitario dovrà essere formato professionalmente e indossare i dispositivi di sicurezza, inclusi guanti, visiera o occhiali di protezione, mascherina Ffp2.
I dettagli organizzativi
Obbligatorio il camice professionale Tnt, il documento specifica che i dispositivi sono inoltre da sostituire regolarmente. Il test rapido non può essere messo a disposizione dell’uso diretto da parte degli utenti non esperti, detti «utilizzatori profani», ciò va anche indicato nella confezione del test stesso, che deve avere inoltre il marchio Ce. Il cittadino si sottopone al test in farmacia soltanto previa prenotazione e non deve risultare sintomatico. Riceverà l’esito del test via sms o tramite app e, se positivo, sarà soggetto a quarantena fiduciaria. Il personale operativo, si legge nel documento, qualora dovesse entrare in contatto con un soggetto risultato positivo, non sarà obbligato alla quarantena.
Tutela della privacy
L’accordo prevede delle precise linee guida in tema di privacy, il cui responsabile del trattamento è indicato nel titolare della farmacia o rappresentante legale della società, i quali saranno tenuti anche a inviare i dati dei test alla piattaforma regionale «E-Covid Sinfonia», non ancora rilasciata dalla Regione. Quanto alla quota a carico del cittadino, l’accordo prevede «un costo predefinito massimo a carico del cittadino che non può essere superiore a 22 euro per il test antigenico». Indicate infine le modalità di approvvigionamento del test, la cui tipologia dovrà essere individuata tra quelli autorizzati dal ministero della Salute. Nel documento – a cui però manda il via libera ufficiale – c’è anche un’apertura al «test salivare» a cui si estenderanno «le medesime condizioni operative» in attesa di maggiori evidenze scientifiche o indicazioni del ministero della Salute.
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