Resta confermata la legittimità del decreto con il quale il ministero della Salute, il 22 settembre 2017, ha disposto l’Aggiornamento della tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali, adeguandole alle fluttuazioni dei costi di produzione e alle prestazioni offerte. È quanto deciso dal Tar del Lazio con una sentenza che ha respinto un ricorso proposto dall’Associazione Articolo 32-97, Associazione italiana per i diritti del malato e del cittadino. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la sigla ha visto contestate le motivazioni del ricorso, le quali, per il Tar «attengono tutte a ragioni di “opportunità” che impingono nella discrezionalità dell’amministrazione e dello stesso legislatore, e che, in ogni caso, sono sottratte alla cognizione del Giudice amministrativo». Secondo quanto emerso, il decreto impugnato «ha confermato le scelte sostanziali già effettuate in precedenza», essendo stato adottato «all’esito di una ricognizione della situazione di fatto e di diritto, profondamente mutata nell’arco dei 25 anni trascorsi dall’ultimo aggiornamento della tariffa».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Le modifiche alla tariffa dei medicinali

Come si ricorderà, l’aggiornamento della tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali fu pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 250 del 25 ottobre 2017, sentito il parere della Federazione degli ordini dei farmacisti, nonché «considerata la retribuzione lorda del costo/lavoro del farmacista di farmacia, primo livello, risultante dalle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale laureato dipendente, primo livello, delle farmacie aperte al pubblico pari ad € 0,425 al minuto». Al decreto furono allegati due documenti. Il primo rappresentato dalla stessa “Tabella dei prezzi delle sostanze”, che riporta queste ultime in ordine alfabetico, da Acido acetilsalicilico fino a Zucchero, indicando per ciascuna il prezzo al grammo. Il secondo allegato relativo alla “Tabella dei costi di preparazione”: dalle preparazioni liquide alle emulsioni; dall’abbigliamento idoneo alla preparazione e dispositivi di protezione individuale, alle triturazioni e diluizioni omeopatiche.

La richiesta di adeguamento della tariffa

La richiesta di adeguare la tariffa da parte dei farmacisti era arrivata nel giugno del 2017, dopo che il ministero della Salute aveva inserito in tariffa la cannabis infiorescenze fissandone il prezzo a 9 euro al grammo, ma senza aggiornare i prezzi del resto della tabella. Il valore imposto alla cannabis era stato considerato da molti farmacisti non sufficiente a garantire la realizzazione delle preparazioni magistrali, finendo per effettuare il lavoro “sottocosto”. Il provvedimento ministeriale del 2017 mantenne il prezzo al grammo a 9 euro, ma tenne conto del lavoro dei farmacisti, introducendo un nuovo metodo di determinazione dei prezzi, tra cui la considerazione delle “operazioni tecnologiche” quali pesata, misura volumetrica, dissoluzione, diluizione, miscelazione, ripartizione, riscaldamento, sterilizzazione, filtrazione, triturazione, polverizzazione, setacciatura, test analitici, misura del pH.

Disposizione integrale

Si rimanda alla visione della disposizione integrale nella sezione “Documenti allegati”.

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.