“Ci sono farmacie che hanno avuto decine di contatti, ma il problema più grosso è trovare un numero adeguato di badanti”: a circa tre mesi dal lancio, il presidente di Federfarma Varese Luigi Zocchi disegna un quadro dell’andamento del progetto di supporto alle famiglie nelle ricerca di assistenti familiari, più comunemente chiamate badanti, nato dall’accordo tra l’associazione di farmacisti e la divisione Family Care di Openjobmetis. L’iniziativa, avviata nel mese di luglio, coinvolge per ora circa 50 farmacie della provincia di Varese e si pone l’obiettivo di facilitare le famiglie che necessitano di aiuto nell’assistenza a anziani o diversamente abili nella ricerca di badanti e, allo stesso tempo, di raccogliere le candidature di questa tipologia di professionisti, ai quali viene offerto gratuitamente un corso di formazione. “Abbiamo tenuto il primo corso nel mese di luglio e a breve ne inizieranno altri due – spiega Zocchi – Si tratta di 60 ore di lezione, suddivise in 40 di preparazione generale sulla gestione del paziente e in 20 ore su alcune patologie come il diabete e l’ipertensione o su alcune competenze specifiche come la misurazione della glicemia. I corsi sono tenuti da professionisti provenienti da ambiti diversi: farmacisti, infermieri specializzati, psicologi, fisioterapisti, diabetologi. Le donne che si sono presentate, per lo più sopra i 40 anni, si sono dimostrate entusiaste. Si tratta sia di italiane, più richieste per gli orari diurni, sia di straniere, disposte maggiormente a coprire le 24 ore di assistenza”. Una nuova modalità di approccio, quindi, nell’incontro tra domanda e offerta in questo ambito.
“Spesso la ricerca della badante è affidata a conoscenze o servizi che offrono una qualità bassa – precisa Zocchi – Chi ha la possibilità ed è disposto a spendere qualcosa in più, richiede invece maggiori competenze e persone che possano essere di fiducia. Con questo progetto vogliamo offrire un servizio di qualità elevata e la farmacia, che si connota da sempre per l’elargizione di consigli professionali qualificati e onesti, credo sia il luogo ideale per questo incontro”. L’idea, secondo il presidente di Federfarma Varese, “è geniale, ma si scontra con un mercato non sempre pulito e trasparente. Le regole in questo settore sono molto blande, tante badanti preferiscono non essere messe in regola per problemi legati al proprio status in Italia, mentre noi offriamo un servizio di qualità che segue le leggi in tema di lavoro”. Per ora il progetto è in fase di consolidamento in provincia di Varese, ma si pensa già di uscire in futuro dai confini provinciali e regionali. “Arrivano tante domande, in numero superiore alle aspettative – conclude Zocchi – L’obiettivo di questo periodo è reclutare un buon numero di badanti e tenere corsi di formazione in tempi rapidi. Il lavoro è lungo, ma arrivano richieste anche da parte di colleghi farmacisti di altri territori lombardi e italiani, quindi auspichiamo di allargare presto gli orizzonti”.
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